Stai consultando: 'Leonardo Rivista d'idee', Anno 1907

   

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Leonardo
Rivista d'idee

1907, pagine 326

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a cura di Federico Adamoli

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   LEONARDO
   danna in blocco come una decadenza tutto il grandioso movimento buddistico, che fu vitale reazione al brahma-nismo della decadenza, degenerato in un complicato ed arido cerimoniale, del quale era trascurato o dimenticato il profondo senso simbolico. Il Chamberlain appoggia il suo strano giudizio sul buddismo solo con delle superficiali e molto discutibili ragioni di razza, alle quali egli annette uu'importanza evidentemente esagerata e che hanno guastato anche gli altri suoi libri filosofici, pieni del resto, come questo del quale parlo, di nuove e geniali idee.
   Al secondo bisogno che ho osservato sentirsi nella civiltà contemporanea, a quello cioè di una guida attraverso all'ignoto labirinto del nostro io per rintracciarvi i tesori in esso nascosti e sviluppare le forze e le facoltà in esso latenti, rispondono pienamente molte fra le inesauribili Upanisad ed il sistema Voga, uno dei sei grandi sistemi filosofici già accennati. Noto subito che il sistema Yoga non ha proprio nulla da che fare con gli attuali fachiri che martoriano il loro corpo in varie guise, alcuni dei quali si fanno chiamare abusivamente yogi; se connessione si vuol trovare, si tratta tutt' al più della più bassa e materiale degenerazione di altissimi principi spirituali.
   La lettura della maravigliosa Bhagavad-GiM, dei profondi aforismi di Patax\jali e di tante altre' opere ci mostra quanto la psicologia introspettiva degli indiani, specialmente riguardo agli stati più' elevati di coscienza, fosse arrivata ad un tal punto di complessità e profondità, da superare di gran lunga la psicologia contemporanea.
   Non esito anzi a fare la facile profezia che fra non troppi anni i progressi della psicologia interiore in Europa renderanno necessaria 1' adozione di molti termini tecnici indiani per designare stati di coscienza per i quali tutte le lingue europee mancano di equivalenti, e si parlerà di pratyàhàra, di dhdramì, di dhyànam, di sainddhi, ecc., come nel campo morale e in quello filo-