l'er un nuovo umanesimo ariano
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La causa di tutto ciò mi sembra consista nel fatto che un orientamento cosi radicalmente diverso di tutta una civiltà stenta molto a compiersi con le sue sole forze, ma ha bisogno di una cultura affine precedente che quasi lo diriga e lo incanali, coordinando armonicamente tutte le disordinate energie e tendenze da esso suscitate. Prove evidenti di ciò troviamo, anzitutto nel fatto generale della ricerca affannosa dei predecessori e degli antecedenti che viene fatta in ogni nuovo indirizzo nella scienza, nell' arte e nella filosofia (il bisogno è tanto imperioso che quando non si riesce a trovare dei precursori, si è costretti ad inventarli !) ; e soprattutto poi nella storia dell' importantissimo movimento umanistico classico, nel quale le civiltà latina e greca furono veramente rivissute entusiasticamente da tutta una generazione, che a-veva trovato in esse 1' appagamento completo delle sue nuove aspirazioni.
E forse possibile che ciò si ripeta ora ? Contengono le civiltà classiche quegli elementi di vita dei quali ha tanto bisogno la nostra attuale cultura?
Per rispondere a questa domanda dobbiamo esaminare un poco più da vicino quali siano i principali nuovi bisogni contemporanei creati dall' accennata rinascenza idealistica.
Troviamo anzitutto vivo il bisogno di una nuova « impostazione •» metafisica dei grandi problemi filosofici e specialmente di quello della vita.
Dopo aver riconosciuto l'assoluta insufficienza e meschinità della spiegazione meccanica dell' universo, noi cerchiamo una nuova concezione più larga, più complessa, più filosofica che non pretenda di dar la spiegazione di tutti i più alti problemi per mezzo della sola speculazione razionalistica, ma che invece ce ne mostri le inevitabili limitazioni, non solo per non ostinarci più oltre inutilmente a raggiungere un fine con dei mezzi per la loro stessa natura inadeguati, ma anche per aiutare la stessa nostra speculazione razionalistica a dare tutto quello di cui è capace, essendoci finalmente persuasi che