Stai consultando: 'Leonardo Rivista d'idee', Anno 1907

   

Pagina (197/361)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (197/361)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Leonardo
Rivista d'idee

1907, pagine 326

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   l'er un nuovo umanesimo ariano
   i7i
   La causa di tutto ciò mi sembra consista nel fatto che un orientamento cosi radicalmente diverso di tutta una civiltà stenta molto a compiersi con le sue sole forze, ma ha bisogno di una cultura affine precedente che quasi lo diriga e lo incanali, coordinando armonicamente tutte le disordinate energie e tendenze da esso suscitate. Prove evidenti di ciò troviamo, anzitutto nel fatto generale della ricerca affannosa dei predecessori e degli antecedenti che viene fatta in ogni nuovo indirizzo nella scienza, nell' arte e nella filosofia (il bisogno è tanto imperioso che quando non si riesce a trovare dei precursori, si è costretti ad inventarli !) ; e soprattutto poi nella storia dell' importantissimo movimento umanistico classico, nel quale le civiltà latina e greca furono veramente rivissute entusiasticamente da tutta una generazione, che a-veva trovato in esse 1' appagamento completo delle sue nuove aspirazioni.
   E forse possibile che ciò si ripeta ora ? Contengono le civiltà classiche quegli elementi di vita dei quali ha tanto bisogno la nostra attuale cultura?
   Per rispondere a questa domanda dobbiamo esaminare un poco più da vicino quali siano i principali nuovi bisogni contemporanei creati dall' accennata rinascenza idealistica.
   Troviamo anzitutto vivo il bisogno di una nuova « impostazione •» metafisica dei grandi problemi filosofici e specialmente di quello della vita.
   Dopo aver riconosciuto l'assoluta insufficienza e meschinità della spiegazione meccanica dell' universo, noi cerchiamo una nuova concezione più larga, più complessa, più filosofica che non pretenda di dar la spiegazione di tutti i più alti problemi per mezzo della sola speculazione razionalistica, ma che invece ce ne mostri le inevitabili limitazioni, non solo per non ostinarci più oltre inutilmente a raggiungere un fine con dei mezzi per la loro stessa natura inadeguati, ma anche per aiutare la stessa nostra speculazione razionalistica a dare tutto quello di cui è capace, essendoci finalmente persuasi che