Stai consultando: 'Leonardo Rivista d'idee', Anno 1907

   

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Leonardo
Rivista d'idee

1907, pagine 326

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a cura di Federico Adamoli

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   leonardo
   La prima traduzione delle Upanisad (da quella persiana fatta per ordine del sultano Mohammed Darascha-koh) fu iniziata dall'Anquetil du Perron, in latino, appunto verso il 1775. L'Asiaiic Society fu fondata a Calcutta nel 1784 principalmente per opera di William Jones (il quale, mentre in Europa aveva biasimato pubblicamente il nascente interesse per le fables indiennes, arrivato in India le trovò tanto importanti da dedicare gran parte della sua ulteriore attività al loro studio). Ebbene, già verso il 1800 in Germania era sorto un importante movimento al quale partecipavano i migliori poeti e filosofi. Il Goethe fu uno dei primi e dei più ardenti ammiratori dei nuovi scritti scoperti, tanto da non esitar a scrivere a proposito del dramma Sakuntala, i famosi versi (1) che nella loro lirica esagerazione ci danno una esatta idea del fervore che infiammava gli animi.
   E col Goethe, il Herder e i principali fra i « romantici » intuirono l'enorme importanza di quella nuova corrente di cultura. Friedrich Schlegel se ne occupò più a lungo e profondamente di tutti, ed il saggio pieno d'entusiasmo che egli scrisse nel 1808 « Ueber die Spra-che und Weisheit der Inder » è un tentativo interessante e ingegnoso, sebbene per necessità in gran parte fantastico, di ricostruzione filosofica della civiltà indiana.
   Il movimento però, per quanto intenso, non potè durare a lungo fra i poeti, i filosofi ed il pubblico più colto perchè le traduzioni e gli scritti dei quali disponevano erano ancora troppo scarsi ed imperfetti ; ma esso valse a dare un nuovo e vigoroso impulso agli studi filologici sanscriti, che proseguirono con ardore e vivacità ignoti agli altri rami della gelida filologia scientifica.
   Henry Thomas Colebrooke, simpatica figura di fun-
   (i) Willst du die Blateri des ersten, die Friichte des spàteren Jahres Willst du, -iiias reizt und entzùckt, willst du, was sattigt und nahrt Willst du den Rimmel, die Erde mit einem Narnen ìegreifen, Nenri ich Sakontala dich, und so' ist alles gesagt.