PER UN NUOVO
UMANESIMO ARIANO (I)
Chiunque sia un poco al corrente della cultura contemporanea avrà certamente notato negli ultimi anni i segni di un generale crescente interesse per le antiche civiltà orientali e specialmente per quella indiana. Infatti ora le traduzioni di scritti indiani si moltiplicano e sono accolte avidamente, e si pubblicano numerose opere che studiano i vari lati di quella grande civiltà.
Quali sono le ragioni storiche, intellettuali e morali del sorgere di questo nuovo movimento? Quali potranno essere i suoi effetti ? Quale la sua importanza per noi ? Cercherò di rispondere a queste domande anzitutto mostrando, con un rapido sguardo alla storia degli studi indiani, come soltanto negli ultimi anni noi siamo giunti a possedere i materiali filologici e storici necessari ad alimentare una vasta corrente di cultura ; poi tentando di rintracciare nello stato presente della cultura europea alcuni nuovi bisogni filosofici, spirituali e morali ; infine cercando di provare con un sommario esame d'insieme, tanto delle caratteristiche generali della civiltà indiana quanto di alcune sue particolari dottrine filosofiche e religiose, come essa possa aiutarci validamente ad appagare quei nuovi bisogni.
I.
In ogni epoca la civiltà occidentale ebbe il senso, spesso vago ed oscuro, ma pur sempre presente, che
(i) Da una conferenza tenuta il 20 Gennaio 1907 alla Biblioteca filosofica.