a. harnack e la filosofia cattolica
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costruzioni che restan salde, e che in queste passi ad abitare, per diritto di conquista, lo spirito di Lutero.
Io non so quale è la verità : e se scrivo queste poche righe, non è già per esprimere la mia simpatia per una soluzione piuttosto che per l'altra, ma soltanto perchè vorrei che gl'interessati si proponessero seriamente questo problema e ci facessero poi conoscere la loro soluzione. Se oltre a considerare il contenuto concreto dei periodi dell'Harnack, noi portiamo la nostra attenzione anche sulla forma e sui presupposti di pensiero e di cultura impliciti nel suo modo di esprimersi e di ragionare, noi sentiamo nel discorso recente uno spirito di movimento, di sviluppo di divenire, assai in armonia con quella forma cattolica che lo spirito protestante ha raggiunto in Hegel (1).
C'è la dentro la convinzione che nel movimento è il bene, che il segreto della vita è nello sviluppo e nel cambiamento, e che occorre ritirarsi dalle forme, in sè stesse immobili, appunto per ritrovar nello spirito la perfetta fluidità del movimento e l'assoluta, libertà della vita.
La storia, intuita come visione del divenire, è lo strumento più grande del progresso religioso. « Una conoscenza approfondita della storia è diventata a poco a poco la leva più possente per liberare le confessioni dalle angustie e dalle catene, delle quali si erano gravate da sè stesse... Poiché nella conoscenza della storia si racchiude sempre, in ultima analisi, un potente elemento che sospinge in avanti. Non rimane essa la fedele ancella che cura sempre le vecchie faccende di casa — ma invece diviene una dominatrice che dà alle cose un nuovo ordinamento ». Si direbbe che il protestante del secolo XX diventando più protestante dei suoi avi del secolo XVI, rinunzi all' illogicità di certe
(1) La filosofia di Hegel, intesa come un cattolicismo interno, ci spiega l'antipatia di certi Hegelani del tipo Spaventa per il cattolicismo storico e reale.