A* Harnack e la filosofia cattolica
Si accusano-' i tedeschi di essere affetti da razionalismo congenito ; ma il prof. Harnack, che pure è tedesco e teologo, sembra compenetrato dallo spirito della Philosophie nouvelle o della filosofia dell'azione. Si dimostra in tal modo buon cristiano, rammentando forse che il principio della Verità-Vita è già tutt'intero nell'Ego sum via, veritas et vita.
Nel suo recente discorso per il genetliaco dell' Imperatore egli ha tentato un applicazione pratica di quel principio, facendo vedere che quando due forme diverse si possono vivere con uno stesso spirito, la loro differenza può ritenersi secondaria ed illusoria.
Si tratta del protestantesimo e del cattolicismo, considerati dal punto di vista dell'essenza del cristianesimo.
« Segue un libero cattolico nel sentire e nel vivere — si chiede 1' Harnack — principi e misure diverse da quelle di un libero protestante ? » Ecco il criterio delle conseguenze pratiche assunto per valutare la portata delle differenze teoriche — si direbbe del pragmatismo, « Esistono certamente alcune differenze, ma non ne e-siste nessuna tale da rendere impossibile una comunione interna ».
Interna e non esterna, poiché il riavvicinamento delle due confessioni augurato dall' Harnack non deve concepirsi « affatto come una unificazione esterna