Stai consultando: 'Leonardo Rivista d'idee', Anno 1907

   

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Leonardo
Rivista d'idee

1907, pagine 326

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a cura di Federico Adamoli

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   il punto di vista dell'occultismo
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   è rappresentata da un matraccio in vetro entro il quale un uomo tiene sopra le ginocchia il liber naturae sopra a cui versano la loro influenza i sette pianeti; dietro una donna con una spada ed una bilancia sovrasta all'operazione; a sinistra (putrefactio) un corvo poggia sopra un teschio e mira la luce di una candela, a destra (resurrectio) una mano celeste risveglia e trae un uomo nudo da una bara mentre all' orizzonte sorge il sole. Il commento dice : « Mantenendo un fuoco continuo e regolando la sua azione la Materia Universalis è putrificata, rigenerata, e perfezionata entro un solo vaso e fornace. La natura compie da se il lavoro per mezzo del suo proprio fuoco interiore (evoluzione spontanea del mistico), ma questo è stimolato dal fuoco filoso /ale (tecnica occulta). Nessun altro lavoro si richiede all'Alchimista, ma solo di mantenere il Fuoco per mezzo dell'Aspirazione e della Preghiera ». (.Henricus Madathanus Theosophus, medicus et tandem, Deigratia, aureae crucis frater. — Aureum seculum redivivum, — Tav. 8° transla-ted by Franz Hartmann, Boston, 1888).
   Gli occultisti, dunque, riconoscono che la fede è assolutamente indispensabile; se non avessimo fede non potremmo neppure camminare pel dubbio di mettere il piede sopra una pietra cedevole, non potremmo mangiare per tema di veleno, non potremmo dormire per tema del fuoco o dei ladri. Non solo, ma il credere di potere risolvere ogni problema per via razionalistica è già una professione di fede; tanto vale, allora, accettare la situazione ed adoperare questa arma invece di abbandonarla a se stessa.
   Di fronte al problema della conoscenza, adunque, il punto di vista dell' Occultismo è questo. Esso ha fede nel suo metodo particolare di trasformazione dell'uomo per mezzo della fede e della volontà ; il razionalismo invece ripone la sua fede nell'intelletto. Non solamente gli occultisti non pensano che il metodo razionale debba essere il solo possibile per giungere alla conoscenza, e che comprendere sia univocamente equipollente a co-