il punto di vista dell'occultismo 151
l'enigma che ogni Edipo deve risolvere prima di potere guardare la Sfinge. Sopra questa base teorica poggia la classificazione esoterica settenaria dei principii costituenti l'uomo (che non č la solita dei libri di teosofia) i quali vengono raggruppati in una triade contenente i principii eterni, ed in un quaternario contenente i principii transitori!, quelli che cambiano da incarnazione ad incarnazione. Il corpo non č compreso in questa classificazione, perchč esso non č un principio, ma solo una immagine, un'ombra, una prigione di carne. Nella prima triade sta 1' Ego, la coscienza illimitata, 1' A-laya individuale che č uno con 1' Anima Mundi, con l'A-laya universale e manifestazione dell' ineffabile Sai ; nel quaternario sta 1' Alter-Ego, la coscienza limitata che per la sua immersione nella materia Kąma-manasica diviene vittima del senso di separazione, dell'Aham-kąra.
Da], punto di vista della Coscienza Superiore, dell' individualitą, per usare la terminologia teosofica, la vita (nel corpo e fuori del corpo) ha per scopo dapprima la formazione dell'auto-coscienza e quindi la esaltazione di questo centro di coscienza umana in coscienza divina, Per fare ciņ la individualitą emana periodicamente delle personalitą le quali incarnandosi vanno ad acquistare le esperienze della vita e ne riportano il raccolto all'individualitą. Questa messe di esperienze č il succo di cui l'albero eterno, 1' Acvattha, si nutre; quel che permane della personalitą umana č la parte tanto spiritualmente omogenea alla individualitą da potervisi innestare sopra ; mentre le parti non omogenee vengono prima o poi disintegrate come ogni corpo lo č quando la vita interiore lo abbandoni.
Quando la omogeneitą totale č raggiunta allora si dice che le due coscienze si identificano, che 1' uomo acquista l'immortalitą integrale, che il sč si immerge nel Sč, 1' uomo nel Cristo (il Cristo gnostico) suo salvatore, il Cristo eterno, imperituro, perchč uno col Padre suo elle č nei cieli; allora l'uomo diviene un tabernacolo degno del suo Dio interiore, ed il mistico potere di