franche spiegazioni
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gli uomini comuni, ch'essi considerano pur tanto spesso con un tal quale compassionevole disprezzo.
III.
Ma facciamo pur conto che tutto ciò che ho detto non sia vero. I motivi possono essere sospetti, le espressioni non sincere ma ciò non basta per condannare e rigettare i prodotti di quei motivi e il contenuto di quelle espressioni. Non sempre la disonestà del padri è una prova contro l'onestà dei figli e un moralista può convertire alla virtù anche non essendo virtuoso. E necessario vedere ciò che dicono e scrivono 1 « rinati » per giudicare se possiamo andar con loro o lasciarli a mezza strada.
Questa volta mi occuperò soltanto, data l'occasione che mi fa scrivere questa lunga prefazione, degli occultisti, teosofi e compagni dei quali già ebbi a scrivere nel Leonardo due anni fa (1).
La psicologia degli occultisti non è stata ancora fatta ma non riuscirebbe priva d'insegnamenti — soprattutto per loro stessi.
Io non posso farla qui perchè non ho nè tempo nè pagine e d'altra parte i miei pazienti mi negherebbero ogni competenza perchè il loro sistema di difesa con siste nel dire .che non si possono giudicare gli occultisti, se non divenendo occultisti, vale a dire acquistando precisamente quei difetti che si tratta di criticare.
Mi contenterò dunque di accennare due caratteri principali del loro spirito che spiegano in gran parte !e qualità dei loro prodotti.
(1) Leonardo, (ottobre-dicembre 1905).