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leonardo
paiono sempre più numerosi i libri di filosofia, di psicologia, di religione e perfino di vero e proprio occultismo.
Intanto il Croce e il Gentile hanno iniziata la loro Collana dei classici della filosofia moderna ; G. Prez-zolini e A. De Rinaldis riprendono quella dei Poetae philosophi et philosophi minores che fu già iniziata con Novalis, ed altre se ne preparano.
Ma la produzione dei libri non è niente in confronto alle nascite incessanti di riviste di pensiero a cui abbiamo assistito negli ultimi anni. I metapsichisti, dopo il volontario esilio degli Annali di scienze psichiche hanno avuto 11 loro organo in Luce e Ombra (1901) — i teosofi nella Nuova Parola (1902) — in cui però la teosofia era mascherata da molta letteratura spiritualista, — e ora hanno anche la piccola rivista Ultra (1907). La prima rivista d'idee, nel senso di libera ricerca in ogni direzione, senza l'intenzione di fare nè della filosofia tecnica nè della religione più o meno camuffata, è stata il Leonardo (1903) di cui sono sorte recentemente due imitazioni : il Coenobium (1907) e Prose (1907). Anche fra le riviste strettamente filosofiche c' è stato un po' di movimento : mentre la Rivista filosofica continua modestamente le tradizioni dell' onesto kantiano Cantoni e la Rivista di filosofia e scienze affini seguita a servir da sputacchiera«del vecchio Ardigò e dei suoi poveri discepoli, sono comparse due nuove riviste, una delle quali, la Critica (1903) rappresenta l'hegelianismo, rinnovato e ripensato dall'ingegno alacre di B. Croce, mentre l'altra, la Cultura Filosofica (1907) cerca a tentoni una sua strada, combattendo a destra gli hegeliani e a sinistra i positivisti (x).
(1) Non parlo qui del movimento dei giovani cattolici per quanto abbia qualche affinità con questo e combatta in parte gli stessi nemici. Esso, però, ha finalità troppo diverse e Io esaminerò, qui od altrove, separatamente.