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leonardo
non sapendo d'arte, almeno venerano i nomi saeri di Brunellesco, di Raffaello e di Michelangiolo, non siano costretti da programmi da regolamenti e da manuali a mandare a quel paese anche quei nostri immortali „. E non solamente per le scuole medie, ma anche per le Università dichiaravo che non siamo pronti, ricordavo che l'unico che già insegnasse storia dell'arte in una Università era stato definito ' un commesso viaggiatore di spropositi, „ dubitavo che una dozzina di professori eletti in fretta (come molti volevano e vogliono) potrebbero poi dimostrarsi professori dozzinali. Aggiungo che in una Relazione della Società per gli studi classici all'on. Cortese, in un'altra alla Commissione Reale per la riforma delle scuole medie (ambedue scritte da me) e in quella del dott. Poggi al Convegno fiorentino del Settembre 1904 da me sostenuta alla discussione orale, si ripetevano e si ribadivano le ragioni contrarie al nuovo insegnamento ; e tutte e tre sono, per chi voglia vederle, pubblicate per la stampa.
Dopo tutto questo lavoro, non facile e non piacevole e che m'è costato qualche amarezza perchè i concorrenti sono già legione, Giuliano il Sofista ha scoperto che io parteggio per la storia del-'arte. L'avversione cieca e sistematica contro i documenti, gli archivi e il ' metodo storico „ fa a volte questi brutti scherzi.
Tutte le altre belle cose che egli dice di me debbo necessariamente lasciarle senza risposta. Dovrei scrivere la mia apologia, che sarebbe molto noiosa per me per Lei e pei suoi lettori, senza dire che lascierebbe ognuno della sua opinione. Grazie dunque della ospitalità e mi creda
Devotissimo suo E. Pistelli
Il reverendo padre e professore E. Pistelli mi obbliga a ritornare ancora sugli stercorari del « metodo storico » ai quali non ho mai negato l'utile funzione di accumulatori di concimaie eccellenti. Ciò che ho combattuto nei signori professori del « metodo storico » è il voler passare dalla loro facchinesca funzione a quella più nobile di organizzatori di idee e di plasmatori di menti. Ho combattuto insomma la supervalutazione, l'esagerata importanza che si concede a questi personaggi, come accade qui in Toscana dove un vecchio giornale non appena si mostra una cometa, o vi sono dei dubbi sulla SS. Trinità, o il socialismo conquista un collegio, manda a interrogare l'oracolo pisano del Prof. d'Ancona.
Del resto la mia avversione pei documenti non giunge al punto