schermaglie
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questi grossi volumi di poeti italiani indicassero una cosa: la fine del versaiolismo. Sono ormai parecchi secoli che gli italiani fabbricano sonetti, canzoni e novelle, e anche oggi ogni ragazzetto che sente di avere addosso qualche carattere del genio non vede altra via che la poesia. Non c' è giovine italiano appena intelligente e impeciato di lettere che non abbia, in qualche suo cassetto remoto, il suo bravo librettino di versi. La fabbrica degli endecasillabi, è dopo quella della seta e degli automobili, una delle industrie più fiorenti d'Italia.
Ora noialtri giovani italiani, prima di metterci a lavorare sul serio per non far brutta figura verso le generazioni che immediatamente ci hanno preceduto, potremmo pensare due o tre o quattro volte se non fosse il caso di trovare qualche altra cosa e se davvero non ci sia per l'uomo che scrive nessun'altra occupazione più nobile di quella di fare delle quartine e dei versi liberi o schiavi àopra gli alti argomenti che datano, per lo meno, da Folcacchiero de' Folcacchieri o da Pier delle Vigne !
Intendiamoci bene : non voglio dare un programma ma solo u n occasione di riflettere. Se però devo parlar con franchezza confesso eh' io mi stimerei un gran brav'uomo se queste poche parole procurassero all' Italia futura un poeta di meno.
Gian Falco.
Per la storia dell' arte
e per la sincerità,
Firenze, io Settembre iqolì.
Chiarissimo Sig. Direttore del ' Leonardo „
Nel numero d'Agosto del Suo periodico, Giuliano il Sofista, ha affermato che io parteggio per quel ridicolo aumento della burocrazia intellettuale che sarebbe il ' professore di storia dell'arte „. La verità è che fin dal 1902 fui il primo a scrivere nel giornale Medusa contro il ' professore di storia dell'arte „ e contro i cattivi Manuali che già cominciavano a veder la luce ; e nel 1903 lessi alla Colombaria e poi pubblicai sulla Rassegna Nazionale (16 Giugno) una mia Conferenza, nella quale sviluppavo con una certa vivacità tutte le ragioni contrarie a fare della storia dell'arte un insegnamento speciale e finivo con l'augurio che ' i nostri giovani i quali ora, pur