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leonardo
zione e a questi giovini io non dicevo : Fate questa cosa e quest'altra ma invece : Abbiate queste -virtù (coraggio, pazzia, ecc.) e non le altre.
Si tratta insomma di fare dell' Italia, ancora per una volta, il centro spirituale del mondo, e per questo scopo è necessario trasformare le anime di un certo numero di italiani.
Il piano era abbastanza grandioso e doveva, malgrado la generale noncuranza italiana per ie idee, suscitare per forza qualche eco.
Io confesserò, anzi, che i miei scritti erano soprattutto un esperimento preventivo che volevo fare sull'anima dell'Italia prima di cominciare veramente la mia campagna. Dalle reazioni che le mie parole avrebbero prodotte volevo giudicare dell'opportunità di cominciare o no un movimento più largo e più rumoroso.
Le reazioni dunque, son venute, tanto pubbliche che private, da giovani e da vecchi, da celebri e da ignoti, da italiani e da stranieri. Io ho fatto, senza accorgermene, una vera e propria inchiesta sulle condizioni dell'eroismo in Italia, un'inchiesta senza questionario e perciò più spontanea e forse più sincera.
La mia conclusione personale che risulta dal mucchio di lettere e di ritagli di giornali che ho dinanzi è questa : gli italiani non hanno capito nulla. Aggiungo subito, per temperare la superbia maleducata di questa affermazione, che alcuni giovini italiani mi scrivono come se avessero capito alcune cose e che d'altra parte la brevità dei miei scritti impediva eh' io dessi alle mie idee una precisione maggiore. In ogni modo l'incomprensione generale non mi ha stupito neppure un momento giacché da molto tempo son persuaso che soltanto noi stessi comprendiamo all' incirca ciò che abbiamo scritto e non sempre neppure noi stessi.
Ma le reazioni, anche quando dimostrano l'ignoranza altrui della nostra anima, sono sempre interessanti. Gli altri hanno differenti maniere di non capire e lo studio