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Loggia La Sebezia, all'Oriente di Napoli. Questa loggia pretende aver una origine del tutto indipendente, italica, e riattacarsi agli antichi sodalizii pitagorici ; ma se questa vantata derivazione ha un interesse storico, non ha alcun interesse attuale perchè, anche ammettendo la purezza e l'integrità della tradizione pitagorica nella loggia napoletana, la sua influenza è nulla e la sua vita a-nemica.
Il rito martinista, che costituisce ormai una società a sè deve la sua origine a Saint-Martin (1743-1803); ma nella fisionomia odierna del rito il misticismo cristiano del teosofo d'Amboise è stato sostituito dalla cabala e dalla magia cerimoniale di alcuni occultisti francesi, il Guaita, il Sedir, il Papus inspirantisi con mediocre successo al grande Eliphas Levi. Questo rito penetrò in Italia quindici o venti anni or sono ed ebbe loggie a Roma, a Firenze, a Macerata, a Milano, ma ha avuto una vita effimera ed ora è in decadenza ovunque e da noi è ridotto a pochi individui isolati.
Il rito memfitico, che quanto ad origini non ha nulla da invidiare secondo il Ragon ed il De Castro al rito scozzese, ha avuto qualche piccola loggia a Napoli e a Catania; e nel 1900 con patente costitutiva del Grande Oriente di Egitto si stabiliva come Sovrano Consiglio Amministrativo Generale dell'Ordine per l'Italia alla Valle di- Palermo. Questo rito era il solo che per varie ragioni avrebbe potuto compiere la sua missione e ristabilire una Massoneria degna del nome, e nel 1904 aveva già iniziato tale lavoro con la fondazione di due promettenti loggie a Torino e a Roma ; ma questioni personali scoppiate nel seno del Sovrano Consiglio lo hanno ucciso senza probabile futura risurrezione.
Vi sarebbero ancora da rammentare due loggie miste, di rito di adozione, fondate l'anno passato a Genova ed a Milano ; ma il loro carattere del tutto clandestino