Stai consultando: 'Leonardo Rivista d'idee', Anno 1906

   

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Leonardo
Rivista d'idee

1906, pagine 390

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a cura di Federico Adamoli

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   294 leonardo
   arbitrio, di determinismo, di corpo, di spirito, di materia, ecc., tutte astrazioni che van bene per chi agisce ma non conosce. Per chi vuol conoscere, non c' è che la psicologia vissuta, il ritorno all'anima propria, dopo essersi spogliato di tutti i cartellini e di tutti i legacci e dopo avere sanato tutte le fessure e i tagli che la ragione analitica aveva fatto nella sua anima.
   La Contingenza è un appello alla vita vissuta, è un senso profondo dell'unità spirituale (mind-stream), ed ha ferocemente combattuto la psicologia fisiologica e la psicofisica e i gabinetti sperimentali e le altre baggianate e pedanterie oziose del genere.
   Ma fatto questo si è fermata ; di là non restava che la vita individuale, pura e semplice ; non restava che la spontaneità, non restava che l'esercizio artistico e creativo. Non ha stabilito un maggiorasco per la ragione, e invece di innalzare un trono a quell'attività il cui massimo (il concetto concreto) è una tautologia (ciò che è, è) o una serie di negazioni (non è materia, non è Dio, ecc.) non ha che liberato da tutti gli impedimenti la sola attività generale dello spirito, che poteva poi dirigersi ovunque volesse. Per questo un suo seguace ha detto
   che la filosofia è un'introduzione all'arte.
   * *
   Se verso le scienze la Contingenza ha mostrato lo stesso pensiero hegeliano, ironicamente espresso da Me-fistofele :
   u Wer will was Lebendigs erkennen und bcschreiben, Sucht erst den Geist heraus zu treiben, Dann hat er die Teile in seiner Hand, Fehlt, leider ! nur das geistige Band ».
   ha concepito in modo assai differente la nozione di attività, che, si può dire è il fondo di tutte e due le filosofie. Fondo, formalmente ! perchè quale differenza fra l'appello alla realtà psicologica individuale, creatrice in