LE SORPRESE DI HEGEL
Vi sono certamente filosofie più eleganti ed anche filosofie più mercantili di quella di Hegel ; ve ne sono — e queste sole stimo superiori — più eroiche ; ma non ve n' è nessuna così grandiosa.
Hegel è la migliore espressione dell'orgoglio filosofico. Il suo pensiero si volge al passato di tutta l'umanità ed affermandolo e riunendolo come un solo ed unico essere in divenire, gli si pone a capo, e ripensandolo tutto gli offre in sè stesso, nel proprio sforzo concettuale, l'attimo di coscienza che lo illumina tutto e gli fa dire : io, filosofo che penso, sono, in questo momento, lo stesso spirito universale pensante.
Cioè a dire : io sono il tutto.
Tutta l'umanità non si è svolta e non si è sforzata al pensiero che per preparare questo supremo istante in cui l'abbraccio dal principio fino ad ora, e la riassumo in me stesso.
Così certamente doveva pensare Hegel, anche se non 1' ha detto testualmente : è il suo spirito, se non la sua lettera.
Una gerarchia sacerdotale, qualcosa come i magi e i bramini, non avrebbe potuto ideare una filosofia insieme più cattolica e più individualista, cioè più pontificale di questa.