Stai consultando: 'Leonardo Rivista d'idee', Anno 1906

   

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Leonardo
Rivista d'idee

1906, pagine 390

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a cura di Federico Adamoli

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   leonardo
   I.
   I due grandi meriti di Hegel, secondo il suo ultimo cavaliere, son questi : di aver dimostrata l'esistenza di un metodo proprio della filosofia, da non confondersi nè con quello dell'arte o delle scienze fisiche e matematiche e di aver formulata quella dialettica (coincidenza dei contrari o identità degli opposti) eh' era già immanente in alcuni filosofi anteriori all'autore della Logica e in genere nella vita stessa della filosofia.
   La filosofia, dunque, si distingue da tutti gli altri prodotti della mente umana per il fatto che si occupa di concetti che sono universali e concreti i quali sono ben diversi dall' intuizioni dell'arte, dai rapimenti della mistica e dalle generalità rappresentative della scienza.
   Alla tesi del Croce che la filosofia debba avere per forza un metodo proprio perchè lo hanno le altre attività spirituali dell' uomo (matematiche, scienze naturali, storia, arte, economica, morale) ci sarebbero da opporre due pregiudiziali. Prima di tutto che i metodi delle attività da lui enumerate non sono tutti quanti diversi perchè nelle scienze naturali si adoprano anche i metodi matematici, nella storia i procedimenti dell'arte, nell'economia i metodi naturalistici o matematici e così via di seguito, in modo che non sempre a una data disciplina corrisponde un metodo speciale.
   Inoltre il Croce non ha discussa e neppur considerata una ipotesi possibile e che a me sembra assai verosimile, cioè, che la filosofia potrebbe considerarsi costituita da quei problemi che interessano nello stesso tempo varie scienze, che sono, insomma, incroci, coincidenze o zone comuni di due o tre o più scienze, e che perciò ad essa potrebbero bastare i metodi che si usano nelle matematiche o nelle scienze naturali.
   Ma vediamo piuttosto se il metodo che l'Hegel e il Croce attribuiscono alla filosofia significhi veramente