Stai consultando: 'Leonardo Rivista d'idee', Anno 1906

   

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Leonardo
Rivista d'idee

1906, pagine 390

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   leonardo
   amputare e ingrandire anime, trasformare spiriti : ecco l'arte mia favorita.
   Il mio scopo è dunque ben preciso : non si tratta di un moto politico o religioso, ma puramente spirituale e interno. Morale sopratiitto, ma non nel senso comune della parola, vale a dire precettivo e restrittivo. Anzi una delle cose che farà la mia propaganda ben diversa da tutte le altre è questa : eh' io non vengo per proclamare verità belle e fabbricate, per imporre dogmi, per stabilire norme, ma soltanto per svegliare delle anime, per eccitare delle forze, per suscitare sentimenti, per tonificare degli uomini. Io voglio destare dei dormienti, ma non voglio dire, almeno per ora, ciò che debbono fare quando saranno svegliati. A me basta che non poltriscano nei letti delle abitudini e sull'erba della mediocrità : non voglio mettere loro sulle spalle l'indirizzo di destinazione. Quando saranno desti e forti agiranno più e meglio che non ora e può darsi eh' io stesso trovi qualche eccitamento nelle loro azioni imprevedute.
   Non sono perciò un venditore di biglietti circolari combinati o un donatore di verità confezionate, ma un risvegliatore e un educatore. Credo più pratico dare a ciascuno delle macchine per fabbricare ciò che meglio desidera, che distribuire a tutti quanti la stessa merce.
   Per la stessa ragione non rivolgo la mia propaganda a qualcosa di vago e d'indefinito come gli antichi predicatori e i nuovi apostoli : Non parlo all' Umanità e neppure al Popolo d'Italia : parlo ad alcune centinaia di giovani nati in Italia, nei dintorni del 1880, vale a dire una parte di quella generazione che ha cominciato a pensare e a fare col secolo nuovo. La mia propaganda non si perde tra le nebbie dell' universalità. Mi bastano pochi uomini che sappiano e sentano ciò eh' io voglio. Col loro contagio essi cambieranno • 1' a-ria morale di un paese, e il contagio di questo paese potrà cambiare il mondo. Nella cultura, come nella politica, i meno tirano i più. Basta volere con forza e agire con ostinazione e a tufto si arriva.