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Ah ! che io possa soavemente giacermi, e soavemente riposare il mio capo e soavemente dormire il sonno della morte, e udire soavemente la voce di Lui che cammina nel giardino, sull'ora della sera 1 »
Il giglio della Valle, respirante fra 1' umile erba, rispose alla vergine innamorata, e disse : « Io sono una fradicia erbaccia, sono piccolo, ed amo abitare le umili vallicelle ; debole, la farfalla dorata si posa appena sulla mia testa.
Eppure il cielo mi visita; ed Egli che sorride su tutto viene nella valle, e ogni mattina stende su me la sua mano, e dice : « Godi, tu umile erba, fiore di giglio appena nato, soave vergine delle valli silenziose e dei quieti ruscelli ; tu sarai vestito di luce e nutrito della manna del mattino, finché l'ardore dell'estate ti sciolga dalle fontane e dalle sorgenti, a fiorire nelle valli eterne » Allora perchè Thel si lamenta ? Signora delle valli di Har, perchè anche un solo sospiro » ?
Ella cessò, e sorrise fra le lacrime, poi sedette sulla sua urna d'argento.
Thel rispose : « O tu, piccola vergine della quieta vallata, che dai a quelli che non possono domandare, a quelli che non hanno voce, agli stanchi ; il tuo respiro nutre l'agnello innocente, egli fiuta le tue vesti color del latte, morsicchia i tuoi fiori, mentre tu gli sorridi sul viso, rasciugando la sua bocca soave e buona da ogni contaminazione.
Il tuo succo purifica il miele d'oro, il profumo che tu spandi sopra ogni piccolo filo d'erba che nasce, rianima il vitellino da latte, e ammansa il destriero che respira fuoco.
Ma Thel è come una nuvola scolorita che si riaccende al sole che sorge : io dileguo dal mio trono di perla, e chi mi troverà più ? »
« Regina delle valli, il giglio rispose, interroga la dolce Nuvola. Ed essa ti dirà perchè brilla nel cielo mattutino, e perchè spande la sua lucente bellezza nell'umida aria. Scendi, piccola Nuvola, ed alia davanti agli occhi di Thel ».
La Nube discese; e il giglio piegò il suo umile capo, e tornò alle sue numerose incombenze fra l'erba verdeggiante.
II.
« O Nuvoletta, disse la vergine, io voglio che tu mi dica perchè non ti duoli, quando pure dilegui in un'ora : fra un' ora