Stai consultando: 'Leonardo Rivista d'idee', Anno 1906

   

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Leonardo
Rivista d'idee

1906, pagine 390

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   LEONARDO
   lettore, che dopo un volume dove tutto arieggia al satirico, al leggiadro, allo svelto, non si aspetta un tale sfoggio di erudizione, ma che passata la meraviglia, quando vuole usare l'inaspettato regalo, vede che più presto e meglio si fa a cercare da sè le fonti, che ordinare la confusione del signor Kassner.
   Sarà pedanteria, ma almeno la pedanteria va fatta bene. Una pedanteria fatta male da uno spregiatore della pedanteria, corre il rischio di fare amare i pedanti. Vedendo questa trovata del Kassner m' è venuto fatto di ammirare — sicuro — perfino il Walzel. G. il S.
   Il Problema Romantico.
   Oscar Ewald. Die Proileme der Romantik als Grundfragcn der Ge-genwart. pag. xix-227 Hoffmann, Berlin, 1905.
   Quando vidi una recensione del Walzel che biasimava questo libro, pensai subito che potesse esser buono. Leggendolo, mi sono accorto che è eccellente. Non avrei mai creduto che un pedante come il Walzel mi potesse dare cosi buoni consigli. Ma ciò è chiaro. Il pollice verso di certi critici di temperamento contrario al nostro, è un indice quasi certo della bontà di ciò che condannano. I loro biasimi sono pericolosi, anche in questo, che possono suscitare simpatie che non avremmo, se non lì avessimo letti. Per apprezzare ciò che disprezzano, basta tradurre la loro terminologia. Senza saperlo ognuno di noi ha un piccolo vocabolario col quale traduce i biasimi e le lodi dei critici.
   Perciò i critici che lodano tutto meno quello che è forte e bello, hanno inventato il silenzio, per non servire involontariamente alla gloria di ciò che non posson capire. I loro grugniti direbbero che c' è per aria una sferza, ed essi preferiscono èssere sferzati- e tacere, al fare conoscere l'esistenza d'una sferza. E la loro vendetta contro ogni opera bella e forte; ogni cosa forte e bella li offende, ed essi si vendicano, come le ac.que sporche, non riflettendo le belle nuvole del cielo.
   Il Walzel è troppo inabile e pedante per appartenere a quelli del silenzio, Il suo borbottare proféssorale mi ha avvertito che c'era qualcosa di buono. C'era un antagonismo con le sue qualità. Non era, come ci si può immaginare, qualcosa di inesatto (= fantastico), di pazzo (= grandioso), di mancante di metodo (= sovrabbondante di idee), di osano (— incomprensibile) ecc. ecc. Nel caso dell'Ewald la traduzione e l'antagonismo è differente. E fra l'uomo del passato e l'uomo del presente, tra colui che ama i cadaveri e colui che vuol farli rivivere, e presta loro l'anima e il sangue pur di averli vivi accanto a sè.
   Il romanticismo è per i professori un buon soggetto di studi seri, dove ci sono manoscritti da pubblicare, monografie da costruire, confronti e ras-