alleati e nemici
175
diviso e ordinato, sobrio e capace di esimere i frettolosi dallo scorrere i tre volumi molto confusi delle opere di Novalis. La scelta però è fatta sopratutto sui frammenti
Non vi trovo che un osservazione carina, ma non nuova, detta ormai di tutti i romantici. « Novalis è stato detto il profeta del Romanticismo. Anche Nietzsche nell'ultima sua opera ha tentato lo schizzo d'una filosofia dell'avvenire, ed è forse destino dei grandi attori del nostro tempo, di perder la voce dopo il prologo ».
G. il S.
Rudolf Kassner, Denis Diderot (Die Literatur, XXIII B.) Bard und
Marquart. Berlin.
Quel che un tedesco può dare di meglio, quando vuol esser leggero e francese, lo si vede in questo volume. Un poco più si sforzi, diventa ridicolo, come Scheerbart. Mi affretto ad aggiungere che « tutto quello che un tedesco può dare » in questo genere, è assai poco.
La parte migliore di queste cinquanta pagine a grandi caratteri su Diderot, è quella dedicata a Voltaire, dove, secondo il motivo felicemente trovato dal Faguet, si fa dello spirito sullo spirito di Voltaire. Non c' e miglior modo di combattere un'avversario che adoprare le sue stesse armi. « Voltaire risiedeva a Ferney, dove leggeva molto, scriveva di più e compilava bolle di bando contro i Gesuiti... ; egli era allora l'intraprenditore dello spirito, come lo Stato è ora l'intraprenditore delle poste ». Carina è 1' unione che mostra in Voltaire del retore con il matematico, e giusta, ma tolta al Taine, l'idea dello sviluppo dell' uomo astratto del XVIII secolo, dal l'uomo retorico del XVII secolo. Finché il Kassner parla dell'ultimo uomo dei tempi antichi (Voltaire) non c' è male, ma quando passa al primo uomo dei moderni (Diderot) allora c' è male, e parecchio, cominciando da questa stessa divisione fin troppo scolastica, e finendo con il punto di vista da cui Diderot è considerato, cioè, nientedimeno l'estetico ! Ciò mostra da qual manìa estetica sono assaliti i giovani arrivati della Germania.
Lo stile di Diderot, quello delle esclamazioni e delle domande, con i puntini da collegiale in mezzo e i Salons e la Commedia Borghese, questo sembra essere la cosa importante di Diderot! Pare che il Kassner non conosca Jacques le Fataliste.
Il bello è il dessert di bibliografia così copiose, dopo così magro pasto. Sono quattro pagine di molesta, sciocca, confusa riunione, dove a casaccio, opere complete, opere inedite e edizioni particolari, traduzioni spa-gnuole ed italiane, traduzioni dall' inglese, opere di compilazione ed opere in collaborazione, sono messe insieme senza criterio e senza utilità per il