Stai consultando: 'Leonardo Rivista d'idee', Anno 1906

   

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Leonardo
Rivista d'idee

1906, pagine 390

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   alleati e nemici
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   vani pieni d'ingegno, d' energia, di volontà di vivere, sorgere separatamente da noi, indipendentemente da noi, a combattere nello stesso campo con un programma così simile al nostro : giovani cha sono nauseati dal gretto positivismo imperante nella scienza e nella vita, ridotta a un freddo ed egoistico meccanismo ; giovani che vogliono agire per i grandi ideali, che credono nelle supreme invisibili forze della vita e dell' universo e tentano di raggiungerle e di possederle », (Studi Religiosi, a. VI, 1906, fase. 1, p. 115). Forse il Minocchi ci rappresenta assai più vicini a lui di quel che non siamo, ma non per questo possiamo negare le affinità e non contraccambiare le simpatie.
   Del resto dal pericolo di apparir clericali ci salvano i giornali socialisti, i quali, con mirabile diligenza, continuano a tener dietro alle cose nostre. Nel Tempo (13 aprile) F. Momigliano chiama la nostra « una rivista un po' impertinente, un po' stravagante, un po' meravigliosa, ma vivace, combattiva ed originale », e nel Lavoro (25 aprile) Giuseppe Rensi, che pure è stata una delle nostre vittime, parla così del Leonardo : « Questa rivista, affascinante ed odiosa liei medesimo tempo, di cui talvolta saresti tentato di fare un livre de chevet, tal' altra di gettarla dalla finestra, ma che in ogni modo è sempre interessante, anche quando insolentisce e ingiuria.... » e continua preconizzando a me in persona la sorte di restauratore italico della magìa.
   Cosa più strana ancora : perfino Firenze comincia ad accorgersi che da più di tre anni c'è dentro le sue mura un gruppo di persone che lavorano e che fanno parlar di sè e il Nuovo Giornale, 1' ultimo quotidiano in data e il primo in qualità, ha creduto bene di occupare due colonne e mezzo con un articolo del nostro Emilio Cecchi consacrato appunto al Leonardo e agli ultimi nostri libri (29 aprile). Volendo schermagliare a tutti i costi ci sarebbe da ridire su alcune affermazioni e valutazioni del nostro amico ma siamo costretti a riconoscere la sua serietà di analisi e i suoi sforzi per esser sincero, cosa più difficile e inutile di quel che non si creda.
   Ma se Dio vuole non parlano del Leonardo solo i benevoli e possiamo finalmente citare qualcuno che si fa beffe di noi. Si tratta di un giornaletto di Napoli, intitolato, con una certa mancanza di modestia, il Libero Pensiero e che apre degli abbonamenti di sostegno a lire 5 l'anno. Avvertiamo però che 1' abbonamento semplice costa lire 1,50 e che si mandano le cartoline vaglia a Napoli, Via dell' Università, n. 9. Nel n. 6 dell'anno III, di questo giorna-letto, sotto la rubrica Frusta Letteraria, c'è uno scritte rello intito-