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Leonardo
Rivista d'idee

1906, pagine 390

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   ALLEATI E NEMICI
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   carattere proprio e l'intima natura di quest' ultima sfuggono a chi non ha esperienza personale, spesso accade che le ragioni supreme della fede vengono piegate a fini esteriori. Così si avviliscono ad un tempo la fede e l'azione e si uccide la vita col pretesto di spiegarla. Di vena più profonda si alimentano in realtà le nuove tendenze dell'apologia cattolica. Non si tratta di considerare la fede in dipendenza dalle opere non più che le opere in dipendenza dalla fede, ma di ricondurre tutto all' unità reale dello spirito in atto, che abbraccia interno ed esterno, esperienza personale e tradizione, anima e Dio. Or, lo spirito in atto equivale a ciò che nel linguaggio religioso si chiama preghiera ; quindi la fede, in quanto fatto spirituale, non può essere che un momento della preghiera e la legge del credere sara in fondo tutt'uno con la legge del pregare.
   Con questo criterio l'A. esamina i punti essenziali della dottrina cristiana e li trova implicitamente affermati nel Pater, in quella bre-vis oratio, insegnata da Colui che nella notte più oscura lanciò al cielo senza stelle un grido più forte di Dio, e per questo fu esaltato ed ebbe da Dio un nome che è sopra tutti i nomi. L'affermazione religiosa si distingue dall' affermazione metafìsica per il fatto di essere esperimentata nella preghiera ; il Dio di cui discorrono i filosofi non è che un' astrazione e una possibilità, mentre il Padre celeste per l'anima che a lui si abbandona con fede, è una realtà presente, la suprema delle realtà. Così alla società ideale dei riformatori si contrappone la comunione dei santi, al problema teorico del male con le sue soluzioni razionali, la coscienza viva del peccato e la fede nella redenzione.
   Nello svolgimento della dottrina religiosa anche i concetti metafisici entrano a far parte del dogma, ma con ciò essi perdono il loro carattere metafisico ed acquistano un carattere simbolico e sacramentale, diventano, cioè, elementi attivi nella vita dello spirito. Basti nominare S. Agostino : il libro delle confessioni è un unico e maraviglioso esempio di pensiero greco trasmutato nella sostanza del Pater!
   Nè con questo s'intende di dare alla dottrina un valore puramente relativo e secondario, poiché 1' esperienza religiosa nella quale si trasfonde, è l'assoluta di tutte le esperienze; è l'esperienza dello spirito che « giudica di tutto e non è giudicato da nessuno ».
   Non so se il Tyrrell ne andrebbe d'accordo; ma io penso che questi suoi libri potrebbero portare in epigrafe le grandi parole del chorus mysticus con cui si chiude la seconda parte del Faust :