Ilo
LEONARDO
cabala, all'astrologia, all'alchimia.... ; era necessario gettare un ponte sopra l'abisso che separa il pensiero moderno coi suoi pregiudizii scientifico-positivisti dal vecchio e pur sempre nuovo pensiero esoterico ; strappare il lettore alla errata ed ordinaria concezione della vita ed iniziarlo allo spirito dell'occultismo.
Questo è il passo che i singoli non possono l'are da soli ; e senza questo passo iniziale il lettore ordinario non può vedere in tutte le arti e scienze magiche, altro che pure costruzioni fantastiche, altro che chimerici sogni pazzeschi ! Prima di tutto bisogna persuadere, bisogna farsi capire. Bisogna esporre chiaramente almeno i principii della scienza e della filosofia occulta, senza troppo temere di gettare le perle ai cani; i cani passeranno accanto alle perle e non le vedranno ! Lasciamole scuole, lasciamo i vecchiumi; abbeveriamoci ancora una volta alla fresca sorgente italica della tradizione pitagorica e neoplatonica, e sarà ancora feconda di genii e di cabalisti la terra di Pico, di Ficino, di Iunctino, di Cardano, di Bruno, di Porta.... !
SVASAMVEDANA.
Ernest Dowonf1)
— Ahimè ; la Primavera svanirà con la Rosa ! Il dolce odoroso manoscritto della gioventù sarà chiuso ! L'usignolo che canta fra i rami, donde e dove vola, chi sa ? —
Omar Khayyam.
Ovidio, Catullo e Tibullo hanno insegnato a questo poeta la grande arte dei piccoli e dolci carmi. Egli si compiace di mezze voci, richiami, trilli, sospiri, ritornelli, d'altronde le uniche forme che possano contenere le effusioni d'un'anima delicata come la sua. Mi fa pensare a un usignolo che canti sopra un ramo che si spoglia, in un plenilunio invernale. Da fatate profondità sembra salire la sua voce che non si spiega mai in un volo largo, pieno, deciso, e molte altre voci sa destare a risponderle del segreto della nostra anima. Altri poeti chiamarono con gli stessi nomi le creature che sorgono dai suoi ombrosi poemi. Cynara, Neobuie, Manon, tornano dalle solitudini di tempi più o meno lontani a dare il loro
(1) Si può vedere : The Poems of E. D. memoir fiy A. Symons ; portraìt, illu-stratìoiis by A. Beardsley r.tc. John Lane Ed., London, 1905.