ALLEATI E NEMICI
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tinista, F. Bruni, metteva il dito sulla piaga ed asseriva perdute le vere teorie esoteriche del L. C. de Saint Martin.
Di questa miseria e di questa vecchiaia il libro del Sacchi è una prova manifesta. Si sente subito eh' egli si è abbeverato solo a questa non più pura sorgente; egli è lo studioso unius occultismi, la sua cultura non è che l'assimilazione piuttosto indigesta dei libri del Papus, del Levi e di qualche altro occultista della scuola francese; nessun indizio ch'egli abbia una conoscenza pur lieve dei molti e varii scrittori d'occultismo d'Inghilterra e di America ; della teosofia egli ha una conoscenza superficialissima, del pensiero esoterico indiano nessuna, e quel che è più non manifesta alcuna conoscenza degli occultisti e cabalisti italiani di cui cita solo il Cardano. La scuola cui egli appartiene è un'eco morta ed affievolita della grande tradizione occidentale, è l'ultimo rachitico germoglio di una pianta stanca. Idee e frasi trite e ritrite, ridicoli atteggiamenti misteriosi, attaccamento soverchio a forme ed organizzazioni arcaiche e tramontate come la Massoneria, mancanza di modernità, di scientificità, di italianità e non di rado anche del semplice buon senso !
Ecco un piccolo saggio della ingenuità ampollosa del Sacchi (pag. 234): a II magista mistico va più in là del semplice effetto organico dei pomi della mandragora mangiati o ingeriti sotto forma di decozione o di filtro; egli dubita che la mandragora possa essere il vestigio ombelicale della nostra origine dalla terra, da quando l'uomo sia uscito fuor del limo terrestre sotto la prima necessaria forma di radice; anzi addirittura vorrebbe fare dell'uomo primitivo e dello stesso androgino biblico una mandragora colossale prima del suo completo distacco dalla terra. E allora si domanda, come non dovrebbe potersi plasmare l'uomo con una cultura artificiale di mandragore senza il concorso dell'opera femminile nella generazione? Se mi date una fanghiglia convenientemente feconda come il fango terrestre all' epoca dell' apparizione del primo uomo ; se questa radice di mandragora piantata in questo limo voi me la umanizzate sotto l'influenza attivissima del Sole, chi vi dice che non possiate vedere lo sviluppo della mandragora-uomo, la quale liberatasi dal suo cordone ombelicale, sia pronta a camminare movendosi da sè per quel suolo dal quale si è resa indipendente? Questa sarebbe come in alchimia la grande operazione del Sole, quantunque senza fornelli e senza alambicchi ».
Non così dovea in Italia cominciare la rinascita dell'occultismo ! Bisognava invece preparare cautamente il pubblico italiano alla