l' imperativo categorico
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mola : « Handle so, dass die Maxime deines Willens jederzeit zugleich als Princip einer allgemeinen Gesetzgebung gelten kònne ». Ora tale formola potrebbe lasciarci un momento dubbiosi rispetto alla questione che ci preoccupa, se Kant stesso non si fosse preso la pena di chiarircela spiegandoci che la massima, generalizzandosi, non deve condurre a contraddizioni, « distruggendosi da sè ». Il celebre esempio eh' egli qui adduce, quello del deposito che non risulta per inscritto, è decisivo a questo riguardo. Per vedere se il non restituire tale deposito sia un' azione morale o no, ci dice il Kant, basta considerare la massima generale alla quale essa verrebbe a corrispondere, « Ich wende jene (Maxime) also auf gegenwartigen Fall an, und frage, ob sie wohl die Form eines Gesetzes annehmen, mithin ich wohl durch meiner Maxime zugleich ein solches Gesetz geben konnte : dass jedermann ein Depositimi ableugnen di'trfe, dessert Niederlegung niemand ihm be-weisen kann. Ich werde sofort gewahr, dass ein solches Princip, als Gesetz, sich selbst vernichten wùrde, weil es machen wùrde, dass es gar kein Depositimi giibe ».
Le determinazioni della volontà dovute alla ricérca del piacere e della felicità, egli dice, sono tutte di questa specie, perchè connesse con condizioni « soggettive », atte cioè a variare da individuo e individuo e a farci agire in modo diverso e contradditorio ; « perchè le eccezioni, che in ogni caso si è in diritto di fare, sono infinite, e non possono essere comprese in alcuna regola generale. Nasce da esse un armonia molto similè a quella indicataci da quella tal canzone satirica intorno alla concordia di due coniugi che si conducono l'un l'altro a rovina : O wundervolle Harmonie, was er usili, will auch sie etc., oppure a ciò che si racconta delle pretese di ,Re Francesco I contro l'Imperatore Carlo V : « ciò che il mio fratello Carlo vuole (Milano), lo voglio anch' io non meno di lui » (1).
Molti altri esempi si potrebbero citare, che mostrano chiara la preoccupazione di ciò che avverrebbe se altri seguissero le medesime massime che seguiamo noi ; e la convinzione che massime morali sono quelle soltanto che si possono voler seguite da tutti. Si vegga l'esempio del dovere della mutua assistenza, a § 30 delle Metaphysische Anfangsgriinde der Tugendlehre, quello della menzogna e della falsa promessa (man solle niemals liìgenhaft versprechen), a § I, Anm. del Cap. I della Kr. der Praktischen Verunnff; e numerosi altri.
(t) Kr. der Pr. V., I Th. IB, Haupst. I- § 4 Anm.