Ilo
LEONARDO
ed oscuro, sempre assai sofista e paradossale. So bene che con un soffio il mio castello di carta cadrebbe, ed io stesso saprei demolire questo mio romanticismo. Ma d'altra parte io mi son uno che ad una verità triste preferisce una lieta menzogna e se il togliere il velo che nasconde tutto il dolore del nulla dovesse costarmi la perdita della più insignificante tra le mie illusioni, sceglierai di restar così, con la mia ignoranza, ma con tutta la purezza d'un ideale che al meno io ed io solo ho per me edificato. Ed in questo mio desiderio che la scienza si limiti a dar le giustificazioni della metafisica, di questa ponendo i postulati come fatti naturali e necessari, preferisco parere contro al gusto comune un lodator del tempo passato, più tosto che un adorator del presente cosi arido e mercantile in che viviamo. Del resto il tempo che io lodo è tanto lontano e per di più le fantasie squisite di quei mirabili progenitori della filosofia son così profondamente e incomparabilmente belle, poste a canto alle formule faticose e deformi dell' algebra contemporanea, che non esito a riposarmi in quelle, tentando di accrescerne come posso il qualunque valore che può rappresentare un' indole ostinata.
Emilio Bodrero.
Roma, Settembre memv.