Ilo
LEONARDO
tifico in tutte le discipline, una ancora ne rimaneva che ai suoi seguaci lasciava la personale indipendenza del giudizio e la libertà più serena dai legami materiali con il campo dello studio, ed era la filosofia: ma anche questa la demagogia scientifica ha voluto conquistarsi, ed è sorta quella che tutti s'ostinano a chiamare la filosofia moderna ove, perfino qui, il giudizio di realtà ha tolto di mezzo il giudizio di valore.
Dunque l'uomo creatore di verità è abolito, come il feudatario, come il mercante di schiavi, come il taumaturgo. La verità è identificata con la realtà, ed è vietato allo spirito umano ricercare un vero che oltrepassi quello risultante dalla verificazione di quanto riguarda i sensi, forzati ed acuiti di là delle utilità individuali per cui furon creati. La ripercussione meditativa della verità su l'organismo interiore dell'uomo, pare or mai residuo di barbarie, nè si pensa che le epoche le quali annoverarono i maggiori benefattori dell'ideale umano e dell'umana dignità, non son quelle in cui lo studio assiduo dei loro pensatori si logorò ad enumerare sino all'esaurimento l'infinita varietà delle cose, ma ben sì quelle in cui tirannidi forse miracolose lasciarono all'uomo chiamato al sacerdozio del vero quella sconfinata libertà delle attività dello spirito, per la quale l'esperimento non fu fine a se stesso, ma a pena, per dir così, lievito all'ingegno creatore di chi lo tentava, per la quale l'osservazione non fu la conclusione ultima dell'opera scientifica, ma la prima preparazione alle deduzioni più ardite, per la quale l'universo non fu solo un sterile campo sterminato di nomenclatura e d'ipotesi, ma anche un regno immenso, tutto dalla sorte offerto alla dominazione del genio.
E ancora io non mi pèrito a dire, su l'alba del secolo ventesimo, che il metodo di cui siam costretti a far uso, ci conduce alla più inutile violenza verso l'integrità dell'attività filosofica. Quando accennavo ad una verità umana, io pensavo pure che la verità filosofica non deve andar oltre alle possibilità della normale sen-