Stai consultando: 'Leonardo Rivista d'idee', Anno 1906

   

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Leonardo
Rivista d'idee

1906, pagine 390

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   ioo
   leonardo
   protestanti, per quanto il nostro considerare la religione come ricerca esame esperienza personale, possa sembrar costeggiare le dottrine luterane. Anzitutto non ci muo-viam nel solo ambito cristiano, e poi ci sembra che, ben fatti i conti, il protestantesimo valga il cattolicismo.
   Anzi vai meno. Perchè mentre il cattolicismo è fondato sopra un' idea a noi molto simpatica (e in modo speciale, come è stata svolta del Newmann), quella di una progressiva determinazione dei dogmi, in modo che la fede d'oggi, pur essendo in sostanza identica, sia però in forma quasi irriconoscibile agli occhi d'un cristiano del primo secolo dopo Cristo — il Protestantesimo invece è fondato sopra uno stupido ancorarsi alla lettera e non volere dipartirsi da quella. All' infallibilità papale oppone l'infallibilità dello scritto, e tirannia per tirannia, preferiamo quella di un uomo che le vicende storiche hanno mostrato spesso abilmente consigliato, a quella di un libro che le vicende storiche hanno mostrato pieno di passi di pericolosa interpretazione. Veramente i liberali che in nome del progresso applaudono alla Riforma, mostrano in modo ridicolo la loro ignoranza, perchè applaudono proprio a un movimento promosso in nome di un ritorno in addietro e con la intenzione di un eterna fermata. Il progresso era il cattolicismo e non la Riforma. La cosa non è nuova, perchè tutta l'estrema sinistra dei riformatori come Sebastiano Franck, Giovanni Bùnderlin, Gasparo Schwenkfeld, aveva presto notato l'indirizzo intellettualista e ristretto di Lutero, che tendeva, non già ad abolire la chiesa per fare d'ogni anima un tempio, ma a ricostruire un'altra chiesa, non meno dogmatica dell' altra, e fondata sull' infallibilità della Scrittura. Mentre un vescovo d'oggi può scrivere in una sua pastorale di sapere della sua religione più di Sant'Agostino, un pastore moderno non può dire altrettanto rispetto a Lutero. Dov'è il movimento, e dov'è il progresso?
   E, o piuttosto era, nel cattolicismo. E appunto perchè era e tende a non essere più, che abbiamo una seconda ragione per non amarlo troppo, come è ora.