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leonardo
tunati, come gli eretici non sono che santi sfortunati. Gli uni sono riusciti ad entrare nei canoni, e gli altri no; forse perchè i primi eran stati meno chiari e più malleabili. C' è in Sant'Agostino di che accendere dieci roghi, e lo sanno i suoi seguaci medioevali che pur fecero condannare San Tommaso (altro santo che rischiò d'essere eretico) e quelli della Riforma e quelli del Giansenismo e quelli del Fideismo e quelli dell'Azione... Nessun eretico ha seminato nelle sue opere più eresie di questo santo. I teologi più funamboleschi debbon ricorrere ai loro più taglienti rasoi e alle loro colle più tenaci, per distinguere e appiccicare i pezzi del suo sistema e farlo combaciare alla meglio con i loro.
La Chiesa Cattolica ha accettato molti santi, più per forza di necessità, che per naturale simpatia ; li ha accettati perchè eran potenze che meglio valeva trasformare in amiche che soffrire per concorrenti. Ma in fondo in fondo, il sacerdozio ha sempre veduto di mal occhio il santo. Morto, lo ha naturalmente sfruttato ; ma vivo ne ha sempre diffidato. Ha dato il singolare spettacolo d'un controllo delle forze divine, da parte di persone che ne erano escluse. I santi sono stati provati e riprovati ; Santa Teresa e San Francesco hanno subito gli esami dei teologi e le prove dei politici ; e il Borgia, il Borgia stesso, grazioso spettacolo, ha voluto esaminare in persona la realtà delle estasi e dei digiuni della Beata Colomba di Perugia, già messa a prova da due frati domenicani, come ora due naturalisti studierebbero il Succi o 1' Eusapia Paladino.
Il santo è, come il mistico, uno che vuole o pretende essere in relazione diretta con Dio, e che perciò, è portato, poco o molto, apertamente o nascostamente, a disprezzare l'intermediario fra 1' uomo e Dio, il sacerdote; e quindi a ritenere inutili tutte le opere da questo predicate. Il santo, come il mistico, è un individualista, e la sua religione è fondata su esperienze personali, non su credenze intellettuali ; e in quanto individualista ha in sè il germe di un ribelle. Se la ribellione non scop-