cosa intendiamo fare della religione
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Ci interessiamo e stimiamo il fenomeno religioso di qualunque sorta esso sia, e tanto che ci pare uno dei gravi difetti dell' Italia averne fatto soltanto o un soggetto di retorica o un soggetto di caricatura o un soggetto di indifferenza ; ma non abbiamo nessuna speciale predilezione o inclinazione per una più che per un'altra religione, e se parliamo più di Cristo che di Buddha o Mose, e del Papa più che del Sultano o del Dalai Lama, dipende soltanto dal naturale riconoscimento, che come italiani dobbiamo fare, di una maggiore importanza personale del cattolicismo nel problema religioso ; giacché del cat-tolicismo abbiamo vicini templi, sacerdoti, credenti, e nella varia esperienza, dalla politica alla letteraria, ne ritroviamo tradizione e traccie. Come per un Australiano l'idea di « cigno » non può rivelarsi che con un' immagine di volatile nero, così per noi l'idea di « religione » non può non rivelarsi che colorita di cattolicismo. A parte questa osservazione pratica, non c' è nessuna ragione di ficcarci fra gli aspiranti alla direzione intellettuale del Vaticano, o di inscriverci fra i presta-consiglio della « Propaganda-Fide ».
Noi intendiamo la religione come un campo di esperienze personali ; e se studiamo e ammettiamo anche che vi siano, per queste esperienze, delle grandi case di produzione e di coltura, con dei metodi speciali, e delle organizzazioni particolari (cioè, le varie religioni, e per noi principalmente, il cattolicismo), ammettiamo anche e studiamo tutti i tentativi particolari ed individuali di esperienza religiosa, che si sono prodotti nel passato e si possono ora e nel futuro produrre.
Senza venir fuori con belle definizioni e circoscrizioni verbali, smaltate di dotta pedanteria e mosaiciz-zate per maggior sicurezza, con termini scolastici e tecnici delle industrie religiose e filosofiche, basterà ad esprimere la nostra posizione, un' immagine : noi non apparteniamo ai professori di religione, e li combattiamo, come abbiamo combattuto i professori di filosofia.
Potremmo cioè, a proposito della religione, ripetere