cosa intendiamo fare della religione 8l
Anche noi, con il Leonardo, non scriviamo soltanto articoli e non stampiamo su carta con tipi elzeviri, ma scriviamo anche la nostra leggenda e la stampiamo nelle menti degli altri. Nel libretto Cosa è il Leonardo bisognerà mettere anche un capitolo, e non sarà il meno interessante, sulla Leggenda del T.eonardo.
Si sta disegnando ora in questa leggenda il capitolo religioso, ed io spero di giungere in tempo a proporre qualche menda e qualche cancellatura, giacché, se l'essere fraintesi da certe persone è cosa piacevole, non è poi sempre utile, e se talora conviene imitare nel pensiero le seppie, qualche volta può essere giovevole lasciare dietro sé una scia chiara e limpida, magari senza schiuma e senza gorghi.
Questo caso mi sembra si presenti ora, rispetto al problema religioso. Da qualche tempo nelle colonne del Leonardo, con ammirevole disprezzo per i pregiudizi degli spregiudicati, e con scandalo dei religiosi dell' antireligione, si parla di misticismo, di Cristo, di Dio, di Uomo-Dio, di religione cattolica ; si cita Santa Teresa e San Giovanni della Croce, Maestro Eckehart e Sebastiano Franck ; dal digiuno dell' io fino alla onnipotenza dell' io, dalla rinuncia buddista fino all'imperialismo cattolico, si svolgono i sogni religiosi più arditi ; si osa perfino sfidare il ridicolo che gli avversari ed anche i sostenitori della teosofia e dello spiritismo hanno sparso su questi soggetti. Tali sogni e tale coraggio han trovato dei riflessi e le voci di Quodvultdeus, del Gentiluomo Malato, di Pietro Eremita sono state ascoltate ed hanno trovato delle eco. Più che eco, dei conigli, degli inviti, delle calunnie e delle profezie. Pare che il Leonardo non sia un alleato sdegnabile, perchè alcuni ci hanno invitato a lasciare il mondo dei feno-meni e l'idolo ultimo dell' « io » — altri ci hanno poeticamente profetizzato 1' entrata più o meno trionfale nel