Stai consultando: 'Leonardo Rivista d'idee', Anno 1906

   

Pagina (90/435)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (90/435)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Leonardo
Rivista d'idee

1906, pagine 390

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   ioo
   leonardo
   in caricatura. In quei tempi le persone non avevano ancora presa l'abitudine a quel genere di cose e Kierkegaard vi era sensibile in modo particolare. E in pari tempo buffo e triste di vedere come nel suo diario, nella sua solitudine profonda, egli si affanna per questa cosa e come desidera dichiarare una bugia la caricatura che fa una gamba dei suoi pantaloni più corta dell'altra. Ma Kierkegaard non vide soltanto in questo attacco un insulto personale, ma un delitto nazionale, perchè i membri influenti della società non protestarono contro esso. Ed egli nè poteva nè voleva abbandonare la sua opera e tornare alla landa di Iylland come aveva sperato di fare, ciò sarebbe stato ritirarsi davanti al vile attacco. Un' altra corda si aggiunse al suo istrumento per 1' attitudine della Chiesa dello Stato rispetto alla sua opera, particolarmente alla crescente energia con la quale rilevava la differenza fra il Cristianesimo primitivo — il Cristianesimo del Nuovo Testamento — ed il Cristianesimo moderno qual'è raffigurato dalla Chiesa presentemente. A quei tempi (1849) egli chiedeva soltanto che i rappresentanti della Chiesa dello Stato riconoscessero questa differenza e convenissero di essere lungi dall' Ideale, invece di voler far apparire come se vi fosse una continuità non interrotta fra Cristianesimo moderno e primitivo, ma non nel dogma (perchè Kierkegaard non ebbe mai un dubbio su ciò) ma nella condotta, specialmente in relazione alla vita nel mondo nell' interesse della civiltà. Ma essi non vollero ammetterlo.
   Lo ignorarono semplicemente. Il risultato di ciò fu in relazione con i cambiamenti che si effettuarono nella sua propria vita intima in quel tempo e la sua attività religiosa prese un nuovo punto di partenza. Egli pose ancora maggiore energia nelle regioni del Cristianesimo ideale, mentre attaccava continuamente la Chiesa con crescente severità, finché finalmente negli ultimi anni di vita diresse una rivoluzione contro la Cristianità esistente che giungeva al colmo in queste parole : « la Cristianità del Nuovo Testamento non esiste ».