248 LA SAPIENZA DEL POPOLO
greto lo saprà cuoche il deserto ; degli arabi : Chi nasconde il proprio segreto giunge a' suoi jini ; dei turchi : Ben si può dar la testa, il segreto non mai; e degli abitanti della Livonia: Confida il tuo segreto ad un muto e parlerà.
Nulla infatti divulgasi più rapidamente d'un segreto , osserva un' egregia scrittrice inglese vivente, miss L. E. Landon, nel suo bel libro Romanzo e Realtà, e l'esperienza cotidiana conferma pienamente la verità di questa osservazione, specialmente allorché-trattasi di segreti politici. Le confidenze vengon presta a Parigi, costumava dire Napoleone I. u Dove avete risaputo questo? — disse un giorno un ministro inglese a Grattan — è un profondo segreto di Stato, n u L'ho risaputo — rispose Grattan — dove si custodiscono tutti i segreti, segnatamente quelli di Stato... in strada !» C est un secret qui court les rues, è an segreto che corre le strade, — dicono infatti i fran- • cesi. Chi non conosce l'antica favola di Mida? Il suo barbiere fece una buca iù terra e vi depose il segreto' che l'opprimeva, vale a dire che il re Mida avea le orecchie lunghe come quelle dell'asino; la terra però non seppe custodire il segreto e le cannuccie, cresciute con la primavera del sue grembo, presero articolatamente a stormire: Mida, il re Mida ha le oreo-chie d'asino. Probabilmente codesto re non era il solo, che avesse orecchie asinine; ma l'antica sapienza ellenica volle significare con questa favola quanto sia difficile custodire un segreto.
Il segreto ben fu definito l'animo di tutti i grandi disegni e di tutte le imprese strepitose, testimonio il segreto di Plombiéres a cui dobb iamo quello che siamo. Forse e senza forse furono effettuate maggiori cose occultando i nostri propri segreti che scoprendo gli altrui. Gli uomini abili e grandi riescono però in amendue queste arti supreme della scienza
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