l' inganno.
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in prova i seguenti: Con arte e con inganno si vive mezzo l'armo, con inganno e con arte si vive l'altra parte — Il mondo è di chi lo sa canzonare — È me» glio prendere che esser presi — A fiume torbido, guadagno di pescatore — Dove non basta la pelle del leone, bisogna attaccarvi quella della volpe, e va dicendo. I latini nell'istesso senso: Fallere qui nescit vastce sit cultor eremi, che i tedeschi appropriaronsi in que' due : Chi non sa ingannare, vada nel deserto e Chi non sa ingannare non vada al mercato dei cavalli.
Tutti questi proverbi veggonsi pur troppo posti in pratica cotidianamente nel mondo. Una gran parte degli uomini preferiscono edificare la loro fortuna sui tranelli che tendono tuttodì ai loro simili, piuttosto che sull'onestà e la dirittura. Eglino cadono sotto questa sentenza di Salomone: u 11 savio si contenta di' aver l'occhio sopra di sè e di vigilare sui propri portamenti; lo stolto abbandona la via retta e gittasi nei sentieri tortuosi dell'inganno e della frode. »
E un fatto che gli uomini non si spacciano mai per quel che sono, si per quel che non sono. L'u-nico che sia realmente quel che apparisce è il galantuomo. Questi non conosce che una sola via, la retta, e preferisce la semplicità della colomba all'accortezza del serpente, e si morrebbe di fame anzi che venir manco alla propria coscienza e all'onor suo. La virtù, dice un moralista, è schietta e senza ambagi; il vizio, per contro, astuto ed avvolpacchiato. Esso calca le vie tortuose della frode e dell' artifizio, non le aperte e nobili strade della verità, della generosità, dell'onore: sa svegliare e mettere in moto le abbiette e oscure passioni: ignora i sensi sublimi destati dall'amore degli uomini, dall'entusiasmo del bene e dal fuoco sacro della virtù. Yoglion quei vili, La Sapienza del popolo. 14