l' amicizia.
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mes ennemis je m'en charge, sclamava Voltaire, memore forse di quest'altro proverbio: Dagli amici mi guardi Dio, che dai nemici mi guarderò io. Uno si dice amico vostro e si compiace umiliarvi, deridervi; un altro, se v' incoglie disgrazia, in luogo di soccorrervi, vi dice che ve la siete meritata perchè non avete voluto porgere ascolto a'suoi consigli; un terzo, se ricorrete a lui in qualche imbarazzo pecuniario, vi risponde secco secco: Chi presta all'amico, si fa un nemico; un quarto, se avete una quistione, vi dà sempre torto imitando quel giudice il quale, per mostrarsi imparziale, dava sempre le sentenze nelle spalle a'suoi amici; e giù di 11.
Una gran parte dei così detti amici non sono amici di noi, ma di ventura, vengon con essa e con essa se ne vanno. Fanno come quell'avaro il quale, costumando fare estratti delle sentenze bibliche , lesse un giorno: Chi ha trovato un amico ha trovato un tesoro, e, seguendo sua natura, trascrisse: Chi ha trovato un tesoro ha trovato un amico. Un capo ameno, narra il Pananti, aveva una specie d'elenco, intitolato: Catalogo de'miei amici. Alla prima pagina leggevasi Cuore, e i nomi inscritti dei veri amici di cuore erano due o tre, non più. Seconda pagina : Tavola; terza pagina: Borsa. La tavola non essendo più tanto imbandita e la borsa non continuando ad esser più gaia, gli amici eransi allontanati e vede-vansi molti nomi cancellati. Quarta pagina: Maschera. I nomi dei finti amici, delle maschere, riempivano il rimanente del libro.
I veri amici son quelli che tali si mostrano nelle nostre avversità, che son sempre pronti a stenderci la loro mano, ad aprirci il loro cuore e la loro borsa, che ci danno consigli salutari e buoni esempi, che hanno a cuore la nostra riputazione come la propria, che non ci adulano ma ci dicono benevolmente la