Stai consultando: 'La sapienza del popolo spiegata al popolo I proverbi di tutte le nazioni', Gustavo Strafforello

   

Pagina (211/269)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (211/269)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




La sapienza del popolo spiegata al popolo
I proverbi di tutte le nazioni
Gustavo Strafforello
Editori della Biblioteca Utile Milano, 1868, pagine 264

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   l' amicizia.
   207
   mes ennemis je m'en charge, sclamava Voltaire, memore forse di quest'altro proverbio: Dagli amici mi guardi Dio, che dai nemici mi guarderò io. Uno si dice amico vostro e si compiace umiliarvi, deridervi; un altro, se v' incoglie disgrazia, in luogo di soccorrervi, vi dice che ve la siete meritata perchè non avete voluto porgere ascolto a'suoi consigli; un terzo, se ricorrete a lui in qualche imbarazzo pecuniario, vi risponde secco secco: Chi presta all'amico, si fa un nemico; un quarto, se avete una quistione, vi dà sempre torto imitando quel giudice il quale, per mostrarsi imparziale, dava sempre le sentenze nelle spalle a'suoi amici; e giù di 11.
   Una gran parte dei così detti amici non sono amici di noi, ma di ventura, vengon con essa e con essa se ne vanno. Fanno come quell'avaro il quale, costumando fare estratti delle sentenze bibliche , lesse un giorno: Chi ha trovato un amico ha trovato un tesoro, e, seguendo sua natura, trascrisse: Chi ha trovato un tesoro ha trovato un amico. Un capo ameno, narra il Pananti, aveva una specie d'elenco, intitolato: Catalogo de'miei amici. Alla prima pagina leggevasi Cuore, e i nomi inscritti dei veri amici di cuore erano due o tre, non più. Seconda pagina : Tavola; terza pagina: Borsa. La tavola non essendo più tanto imbandita e la borsa non continuando ad esser più gaia, gli amici eransi allontanati e vede-vansi molti nomi cancellati. Quarta pagina: Maschera. I nomi dei finti amici, delle maschere, riempivano il rimanente del libro.
   I veri amici son quelli che tali si mostrano nelle nostre avversità, che son sempre pronti a stenderci la loro mano, ad aprirci il loro cuore e la loro borsa, che ci danno consigli salutari e buoni esempi, che hanno a cuore la nostra riputazione come la propria, che non ci adulano ma ci dicono benevolmente la