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LA SAPIENZA DEL POPOLO
/l'amico è un altro me), giù giù fino al nostro: Non si Jia, meno bisogno dell'amico che del pane. Che più? I proverbi hanno in così gran pregio l'amicizia che non temono anteporla alla parentela, come mostrano i seguenti: È meglio un buon amico, che cento parenti — Più vale il cuore che il sangue — Si può vivere senza fratello, ma non senza amico — Meglio amicizia che famiglia. E di vero, i congiunti ci sono dati dalla natura e dal caso, mentre gli amici sono beni di nostra libera elezione; i primi ci sono stretti per comunanza di sangue e i secondi per affinità, ¦conformità e fratellanza d'anima. Anche i più grandi scrittori, segnatamente quelli dell'antichità , non ri-finano di tesser le lodi dell'amicizia, cominciando da Socrate e venendo giù fino a Byron. « Non v'ha solitudine più desolante, dice Bacone, di quella dell'uomo privo di amici, e senza l'amicizia, il mondo, propriamente parlando, non è che un deserto. Il perchè, in questo senso, chi è incapace di amicizia, ha più della bestia selvatica che dell'uomo, n u L'amicizia, soggiunge un altro autore, è un misterioso cemento, una dolce inclinazione dei cuori, il più santo di tutti i legami, un bene non della fortuna, ma della virtù. E stata detta l'anima di due corpi, il matrimonio di due anime. Un amico è un fratello che ci siam fatti, e la divina sapienza ha qualificato l'amico la medicina del cuore, n
Perchè dunque questi altri proverbi che rinviliscono l'amicizia e gli amici? Perchè la vera amicizia è assai rara, massimamente a' dì nostri in cui regna sovrana la solipsia, l'egoismo, u Per quanto raro sia il vero amore, dice acutamente La Rochefoucault, la vera amicizia è ancor più rara, n Gli amici ¦d'oggidì, son come i meloni che bisogna provarne cento per trovarne un buono, soggiunge un altro proverbio. Je prie Dieu de mes delivrer de mes amis; quant à