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LA SAPIENZA DEL POPOLO
quando codesto vizio è l'unico movente d'un suddito in una monarchia, o di un cittadino in una repubblica la è una vera calamità. Tutti li affari che passano per le sue mani si risentono delle sue mire interessate. Egli li storna dalla loro direzione naturale per dirigerli verso i suoi fini particolari, che sono pressoché sempre eccentrici e diversi assai da quelli del sovrano e dello Stato. Il perchè i principi o gli Stati non denno accordare la loro fiducia che ad uomini immuni da questo vizio, se non vogliono che il loro servizio non sia più che l'accessorio. Ciò che rende gli uomini cosifatti più pericolosi, si è che non ha alcuna proporzione fra il bene eh' eglino fanno-a sè stessi e il male che fanno ad altrui. Sarebbe già una sproporzione assai grande che l'interesse del suddito fosse anteposto a quello del sovrano; ma. è assai peggio quando gli interessi più grandi del sovrano sono sacrificati al vantaggio più piccolo del. suddito. Ora (notate bene) tale si è appunto la condotta di quei ministri, ambasciatori, generali, tesorieri , uffiziali od altri servitori infidi e corrotti di cui stiam favellando. Aggiungendo nella bilancia il peso del loro vile interesse eglino la fanno sempre traboccare dalla loro parte e rovinano per tal modo gli affari più importanti del loro padrone. Il più sovente il vantaggio che ritraggono da queste infedeltà non è proporzionato che al loro avere, dove che il male che cagionano in iscambio è proporzionato a quello del loro padrone; imperocché questi egoisti sieno tutt' altro che scrupolosi e non abbiano una difficoltà al mondo di appiccare il fuoco alla casa dei loro vicini per cuocere le loro uova. Ciò non pertanto questi stessi uomini sono spesso i favoriti del loro padrone, perchè, dopo il loro proprio interesse, non ne hanno altro più caro di quello di piacere a questo padrone e sacrificano del continuo