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LA SAPIENZA DEL POPOLO
selvaggia. Più è naturale, più le leggi denno por cura ad estirparla. Imperocché, a vero dire, la prima ingiuria offende la legge, ma la vendetta par la calpesti al tutto e si ponga in suo luogo. In fondo in fondo, l'uomo vendicandosi non è più che l'eguale del suo nemico, dove che perdonandogli egli si mostra superiore ad esso. Perdonare, far grazia, è la prerogativa più bella, più invidiabile d' un principe ! La vera gloria dell'uomo, ha detto Salomone, consiste nello sprezzare le offese.
u II passato non è più, è irrevocabile; ed al savio è bastevole pensare al presente e all' avvenire. Il perchè prendersi soverchio pensiero del passato è sciupare il tempo e crucciarsi inutilmente. Nessuno fa un' ingiuria per l'ingiuria stessa, sì pel piacere, il profitto o l'onore che spera ritrarne. Per la qual cosa, perchè mi sdegnerò io contro un altro uomo per amare eh' ei fa più la propria persona che la mia? Ma supponiamo anche un uomo di naturale cattivo che mi offende senza alcun fine e per mera cattiveria; ebbene perchè avrò io a prenderne sdegno? Gli è probabilmente che quest'uomo è della natura degli spini e dei vepri che pungono e graffiano perchè non ponno fare altrimenti. La specie di vendetta più scusabile è quella che si prende delle ingiurie, alle quali le leggi non rimediano; ma anche in questo caso il vero cristiano deve perdonare.
« Annovi persone che tengono a vile una vendetta oscura e vogliono che il loro nemico sappia dónde gli arriva il colpo; questa specie di vendetta è certamente la meno ingenerosa, dacché puossi credere allora che se l'offeso si vendica gli è men per assaporare il piacere della vendetta e restituire il colpo, che per costringere l'offensore a pentirsi ; ma t colpi d'un'anima perfida e vile assomigliano alle quadrelli scagliate nel buio della notte. Certo detto