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la sapienza del popolo
u Questo proverbio, dice Giusti applicandolo ai libri, par fatto apposta per dare alle gambe della ciarlataneria dei frontespizi. Dante chiamò Commedia quel suo poema mirabilissimo
Al quale ha posto mano e cielo e terra.
Il Boccaccio intitolò Cento Novelle il libro della sua fama. Allora il buono era déntro, ora è nella legatura. La Bellezza, il Vero amano abito semplice e modesto. L'occhio si appaga più in quelle linee schiette e libere del Brunelleschi che negli scartocci del Borromino. L'espressione istessa del sublime è
nuda nella sua maestà.....
u E un danno che gli insegnamenti de^a sapienza ci vengano dati coperti dall'alchimia di frasi studiate e lussureggianti. Questo gergo scientifico e letterario non serve ad altro che a perpetuare la casta dei Bramini, i quali o per imperizia o per vanagloria
0 per gelosia, badano ad alimentare fra loro in segreto un fuoco che dovrebbe scaldar tutti. Chi ha voluto giovare agli uomini ha parlata chiaro: non vediamo che il Vangelo sia scritto in una lingua aerea e, come dicono, pellegrina. Le Favole d'Esopo,
1 Saggi di Michele Montaigne sono scritti semplicemente, anzi con un certo garbo di trascuratezza che' te gli rende più maneschi. Cos' è che trattiene L «C'vi dal condiscendere al popolo almeno'nella seorza?
Per apparere ognun ingegna e face Sue invenzioni
Bisognerebbe che al fonte della sapienza potessero attingere anco i brocchetti di terra cotta. Ma le parole sonanti fanno andare i libri per la maggiore; un dire pacato e rimesso pare da donnaccole. Non acquista pregio il pensiero se, come la
(1) Dante, Paradiso.