pochi bisogni.
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indubbiamente precipitato, e come lo aresse cautamente svegliato per salvar la sua vita.
u Figliuol mio, esclamò il padre abbracciandolo teneramente, il diamante tocca a te! n
Dice un libro sacro degli Indi : « L' uomo buono non solamente perdona al proprio nemico, ma desidera il suo bene e procura di fargliene. E simile all'albero del sandalo che profuma la scure che lo colpisce. »
u Impara dalla conchiglia dei mari, soggiunge il poeta persiano Hafìz, la quale empie di perle la mano stesa per nnoeerle. n E altrove : u Vedi tu quell' albero tempestato da una grandine di pietre ? Su quei che le scagliano ei non fa cader che una pioggia di fiori e frutti ! n
L'ASSAI BASTA E IL TROPPO GUASTA.
La paremiologia di tutti i popoli è ricca di proverbi che inculcano la moderazione dei desiderii e l'arte proficua ma assai difficile del sapersi contentare. I molti italiani, e non ci son tutti a pezza, stanno registrati nella Raccolta del Giusti (pag. 315); io ne recherò qui alcuni pochi corrispondenti nelle altre lingue. Scraper inops quicumque cupit, dicevano i latini ; Assai vale un banchetto — Assai ha chi ei contenta -— Val meglio assai che troppo, dicono i francesi; Coloro abbisogìiano di molto che non si contentano di nulla —¦ A bastanza è festa — gli inglesi; A chi ne ha a bastanza ne avanza —• A chi ha assai nulla manca — Aver a bastanza è meglio che aver troppo, i tedeschi; Degli assai te n'entra molti in un sacco — Assai è piò, di troppo, gli olandesi, ecc.
Sentite ora il bel commento morale che fa Gaspare Gozzi a tutti questi proverbi: