chi paga debiti, fa capitale.
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del danaro che gli deve; ed avviene non di rado •eh' egli è costretto ad inventar falsità per trarsi d'impiccio. È facile a chi voglia risolutamente, non contrarre il primo debito; ma il primo debito è una tentazione a contrarre il secondo e in breve volger di tempo l'infelice debitore trovasi così impigliato che non sa più dove dar del capo. Il primo passo nel debito è come il primo passo nella menzogna: implicano quasi la necessità di tirare avanti, il debito tenendo dietro al debito come la menzogna alla menzogna. Haydon, il famoso pittore, ebbe a confessare che la sua decadenza cominciò dal giorno ch'ei tolse danaro a prestito. Egli provò la verità di quel proverbio: Chi toglie a presto va in cerca di guai. Nel suo diario leggesi questa noterella significante u Qui cominciano i miei debiti de'quali non ho mai potuto e non potrò mai strigarmi in vita mia. n E in una lettera ad un giovane che entrava nella marina scriveva: u Non cercar mai un piacere se devi procurartelo mediante un debito. Non prender mai danaro a prestito: è cosa umiliante, n —
Il celebre Johnson opinava che i debiti fatti in gioventù sono la rovina dell'età maturà. u Non vi -assuefate, die'egli, a considerare il debito quale un inconveniente soltanto: vi accorgerete ben presto che esso è una vera calamità n. Il Duca di Wellington parlando dei debiti osserva: u I debiti rendono l'uomo uno schiavo. Io ho spesso provato che cosa sia aver bisogno di danaro, ma non ho mai fatto un debito ». E il gran Franklin con la sua onesta arguzia: u I creditori hanno miglior memoria dei debitori; sono una setta superstiziosa e grandi osservatori delle date e delle scadenze n. Leggete i Ricordi di Massimo d'Azeglio e vedrete come quel fior di galantuomo avesse sempre l'orror salutare dei debiti, e lo inculchi ad ogni pie sospinto.