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La sapienza del popolo spiegata al popolo
I proverbi di tutte le nazioni
Gustavo Strafforello
Editori della Biblioteca Utile Milano, 1868, pagine 264

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   TEOLOGIA DEI PROVERBI. litė
   quali sarebbero gli egiziani che sposavano le loro Borelle od i persiani, appo i quali erano permessi maritaggi vieppių riprovevoli, non hanno alcun peso e molto meno naturalmente, 1' eccezione delle tribų selvagge che appena appena hanno d'umano le sembianze. Codeste eccezioni ponnosi considerare soltanto quali violazioni dell'ordinamento divino della vita dell' uomo e non quali prove che noi abbiamo erroneamente immaginato un ordinamento ove non ne aveva alcuno. Questa č una vera voce, del popolo, e, per le ragioni surriferite, abbiamo il diritto di accettarla anche come voce di Dio.
   Somigliantemente, in ordine all' esistenza di una prima causa, creatrice e mantenitrice di tutte cose, il consenso universale e la convinzione di tutte le genti, consensus gentium, puossi considerare per sč quale una prova potente in favore di essa, quale una testimonianza che Dio si č piaciuto rendere a sč stesso mediante le sue creature. Questo uomo o quello, questa o 1' altra generazione ponno ingannarsi, ma tutti gli uomini e tutte le generazioni non ponno; la vox populi si fa sentire come una vox Dei. L'esistenza qua e lā di un ateo non infirma menomamente la nostra conclusione, essendoché sia dell' essenza della umana natura credere in un Dio piuttostochč nell' accozzamento fortuito degli atomi, nella forza cosmica e altri siffatti vieti ed ammodernati ammennicoli dei materialisti
   Il proverbio vox populi, vox Dei č uno di quelli che appartengono, per oosė dire, all'apologia della
   l Le dottrine de' moderni materialisti, rimesse a nuovo da quelle di alcuni antichi filosofi greci, e segnatamente il famoso libro Kraft und Slof (Forza e Materia) di Buchner, furono vittoriosamente confutate, fra gli altri, da Paolo Janet nella Revue des Deux Monde*.