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La sapienza del popolo spiegata al popolo
I proverbi di tutte le nazioni
Gustavo Strafforello
Editori della Biblioteca Utile Milano, 1868, pagine 264

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   TEOLOGIA DEI PROVERBI.
   litì
   della loro parola; questo è il loro orgoglio e l'encomio comune dell' uomo onesto suona : La sua parola vai la sua firma. Possiam noi dire altrettanto di noi ? Oimé no! ed è questo uno, e non il men rilevante, dei tanti perchè della decadenza nostra morale, intellettuale ed economica. Come gli inglesi, noi abbiam per vero qualche proverbio in encomio della verità, ma, degni figli di Macchiavelli, abbiam troppo spesso la mente a questo solo : Chi dice la verità è impiccato !
   Il più familiare per avventura di tutti i proverbi, il notissimo latino: Vox populi, vox Dei, appunto per esser sempre sulle nostre bocche merita d'essere qui esaminato un po' estesamente. Se con esso si affermasse che ogni clamore della moltitudine, supponendolo ampio e forte abbastanza, deesi accettare come la voce di Dio che parla per mezzo di essa, non potrebbesi immaginare proposizione più stolta ed empia. Ma il vero si è che la voce del popolo è alcunché assai diversa.
   Il proverbio fondasi sulla presunzione che i fondamenti dell'essere dell'uomo, sono basati sulla verità ; di che consegue che non havvi convinzione, la quale sia realmente una convinzione dell'universa umanità, che non riposi sopra un vero fondamento, che non v' ha fede, la quale sia realmente la fede dell'uman genere, che non abbia una realtà corrispondente ad essa, imperocché, com'ebbe a dire un filosofo: non è un vano strepito quando molte nazioni uniscono le loro voci in attestazione o detestazione di un fatto, e, più bellamente, un altro: u la voce generale e perpetua degli uomini è come la sentenza di Dio stesso; perciocché ciò che tutti gli uomini hanno appreso in tutti i tempi dee essere stato insegnato necessariamente dalla stessa natura; ed essendo Iddio l'autore della natura, la sua voce non è che il suo