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La sapienza del popolo spiegata al popolo
I proverbi di tutte le nazioni
Gustavo Strafforello
Editori della Biblioteca Utile Milano, 1868, pagine 264

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   TEOLOGIA DEI PROVERBI.
   litì
   permanenza noi troviamo le voci più nobili, la fede più sincera dell'umanità rispetto a Colui che ordina e presiede a questi destini.
   Io non istarei in forse ad affermare che la gloria maggiore dei proverbi in questo loro aspetto Bupremo e ciò che rende non pochi di essi così consolanti a coloro che cordialmente l'accettano è la convinzione onde son pieni che, nonostante tutte le apparenze in contrario, questo mondo è il mondo di Dio e non il mondo di Satana o di quegli uomini perversi che veggonsi prosperare in esso per un'ora. Nulla v' ha in essi così prezioso come la loro fede invincibile che, a non lungo andare, ciò si avvera puntualmente. E impossibile apprezzare soverchiamente la franca e manifesta proclamazione di siffatta convinzione nei proverbi, giacché al postutto, la credenza di ciò o la negazione di ciò è il perno su cui s'aggira ogni cosa nella vita di ciascuno di noi. Da ciò dipende o che ci separiamo dal male, combattendolo strenuamente, o che ci acquetiamo in esso e siam divorati da esso.
   Porgete ascolto a proverbi siffatti; per fermo essi sono compenetrati dalla certezza che Colui il quale , è egli stesso la verità per essenza, non può non far trionfare da ultimo la verità in tutte cose. Ed anzi tutto sentite questo proverbio comune ai popoli tutti: La bugia ha le gambe corte, proverbio vero del pari così nella più umile come nella sua più grande applicazione ; sia che la menzogna consista nella piccola abbietta falsità che turba per un giorno una famiglia od un vicinato, ovvero in una di quelle frodi più vaste, in falsità non in parole soltanto ma in atti, di più lunga durata e di maggiore estensione, che par empiano il mondo per qualche tempo menando trionfo. Sempre però la menzogna, come menzogna, porta in sè i germi della propria disso-