MORALITÀ DEI PROVERBI.
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quantunque debbasi confessare che non sempre si avvisino di questo bisogno.
E quest' altro proverbio italiano e spagnuolo : Sebben ho perso l'anello ho pur anche le dita (Si se per-d 'eron los anillos, a qui quedaron los dedillns) è un'altra di queste massime valenti di cui sto parlando. In esso si afferma, si dimostra l'indifferenza comparativa di quella perdita che tocca soltanto le cose esteriori finche noi stessi rimaniamo, e finche rimaniam fedeli a noi stessi. Le dita sono assai più dell'anello; se le si perdono, allora l'uomo è beli'e spacciato; ma all'anello perduto si può rimediar con un altro, ed anco senza anello le dita son sempre dita.
Ma questi proverbi numerosi che ci raccomandano la fiducia in noi stessi e lo aiutarci da per noi anzi tutto, se vogliamo che il Cielo ne aiuti, non s'hanno a lasciare senzi una o due parole di commento. Pur prezzandoli come dobbiamo, del pari che gli ammaestramenti ch'essi contengono, non dobbiamo nel-l'istesso tempo dimenticare che ad essi sta vicino una perversione perniciosa come la seguente: u aiuta te stesso e non avrai bisogno d'altro aiuto»; e in questo senso, non ha dubbio, furono assai delle volte compresi. Come riscontro e contrappeso ad essi tutti, non per disdire quello che dicono, ma per compier piuttosto l'altro emisfero nell' orbe compiuto della verità, voglio mi giovi rammentar anco altri proverbi come il seguente, citato spesso dagli autori greci e latini : La rete del dormente pescatore piglia pesce (Dormienti rete trailit) proverbio tanto più interessante che ne abbiamo un vago e perfetto riscontro in quelle parole del Salmista : Iddio dà durante il sonno a colui che ama. I doni di Dio gli piovono in grembo non sapendo egli come nè perchè. Questo proverbio è il complemento necessario dei precedenti.
Un proverbio moralissimo e meritevole di meditazioni profonde in questi tempi d'indifferentismo