Stai consultando: 'La sapienza del popolo spiegata al popolo I proverbi di tutte le nazioni', Gustavo Strafforello

   

Pagina (101/269)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (101/269)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




La sapienza del popolo spiegata al popolo
I proverbi di tutte le nazioni
Gustavo Strafforello
Editori della Biblioteca Utile Milano, 1868, pagine 264

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   PROVERBI SPAGNUOLI E ITALIANI.
   95
   do quiere (va il re fin dove può e non fin dove vuole). Ei dovè essere in un periodo posteriore quando il genio nazionale divenne smusso ed ogni spagnuolo temeva trovare sotto il proprio tetto una spia od un famulo, che nacque quest'altro proverbio: Con el rey y la inquisicion, chitoni (col re e l'inquisizione, zitto!) La gravità e taciturnità della nazione spagnuola fu attribuita agli effetti di questo proverbio. I loro popolari ma repressi sentimenti sulle imposte ed una varietà di decime esatte dal clero trovavano un'espressione sommessa nei proverbi, fra' quali il seguente : Lo que no lleva Christo, lleva el fisco (quel che non prende Cristo, sei prende il fisco). Gli spagnuoli hanno anche molti proverbi sarcastici sull'afta^ avariente, l'abate o prete cupido ed avaro il quale dopo aver leccato l'olio offertogli vuol anche il piatto! Un me-scuglio notevole di abitudini cavalleresche, di decenza domestica e di agiatezza epicurea apparisce in quest'altro : La rnuyer y la salsa a la mano de la lama (La donna » la salsa all' impugnatura della lancia) vale a dire onorar la donna e aver la salsa vicina.
   Gli astuti e profondi proverbi politici italiani chiariscono lo stato di un popolo ora diviso in repub-blichette ostili, ora strisciante in piccole corti : I popoli s'ammazzano e i principi s' abbracciano — Chi pratica co' grandi, l'ultimo a tavola e il primo a strapazzi — Chi non sa adulare, non sa regnare — Chi serve in corte, muore sul pagliaio — Chi fonda in sul popolo, fonda in sulla rena — Da principe bugiardo libera nos domine — L'acqua e il popolo non si può tenere —e questo mirabilissimo e verissimo contro la licenza e i governi piazzaiuoli : L'ordine è pane e il disordine è fame. Ancora, presso un popolo come l'italiano, che vedeva ogni poco corso e devastato il suo paese da orde straniere e nostrane, il mestier del soldato e 1' arte della guerra dovevan essere in