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LA. SAPIENZA DEL POPOLO
Bagli anelli, sulle arrazzerie e va dicendo. L'usuraio, in un dramma di Roberto Greene, anteriore a Shakspeare, condensava tutta la sua filosofia nel cerchietto dell'anel suo su cui stava scolpito il motto proverbiale Tu tibi cura! (Tu a te cura), e il marito manoso e dolcje di sale, apprendeva spesso il perchè dello scarrierare della propria moglie, leggendo sul suo tagliere questo savio proverbio: 1 mariti dappoco fanno le mogli riottose.
In Inghilterra, come presso altre nazioni, una gran parte degli antichi proverbi contemplavano la vita campestre, quando gli uomini vivevano più di noi in mezzo alle opere di Dio e non fra quelle dell' uomo. A quei tempi, uno degli antichi uomini di Stato inglese, commendando l'arte di condensare un • discorso tedioso in poche frasi significanti, suggerisce l'uso dei proverbi nelle trattative diplomatiche, convinto del gran benefizio che dovea risultarne tanto ai diplomatici quanto agli altri! Un membro della Camera dtei Comuni, sotto la sumentovata Elisabetta, fece un discorso composto intieramente di proverbi, a somiglianza dell'illustre governatore di Barataria, Sancio Pansa, dell' Arsiccio Intronato ( Antonio Vi-gnoli), nell'Aggiunta ai Proverbi Toscani, d'Aurelio Gotti, di Abramo di Santa Chiara e di altri molti. Trattavasi di un bill contro i mercanti ribaldi (di cui non è spento il mal seme) che costumavano ingrossar la lista dei debiti dei loro avventori sui loro libri di negozio. L' oratore cominciò il suo discorso nella maniera seguente: u Tocca ora a me dir qualcosa senza metterci su nè olio nè sale. Io credo questa legge una buona legge. Conti chiari amici cari, e conti spessi amicizia lunga. Tanto va il penny quanto il padrone del penny. Vigilantibus non dor-mientibus jura subveniunt. Paga il tuo conto la sera e non sarai seccato la mattina. Se il danaro pronto
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