FILOSOFIA DEI PROVERBI.
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gran lunga; le donne hanno in sommo grado quel che Montaigne loro attribuisce, l'esprit primesautier, il balzo del leopardo che azzanna la preda di colta o dà in nonnulla.
Un giudizioso e proficuo avvertimento a coloro, e sono tanti al di d'oggi, che si stanno paghi ad una erudizione pelle pelle, pur di risparmiar tempo, danari e fatica, contiensi nel succinto proverbio latino: Compendia, dispendia. Né per essi soltanto, ma per tutti e per riguardi infiniti si chiarisce vero assai spesso che una scorciatoia non è sempre la via più breve; però questo proverbio applicasi particolarmente a que' piccoli catechismi della scienza tanto in voga e tanto decantati a'di nostri, a quegli scheletri dell' istoria, a quegli epitomi di cognizioni utili, a quelle tante scorciatoie illusorie, in una parola, verso il sapere, cui non si arriva se non per l'antica via maestra dello studio indefesso, del tempo, della pazienza e perseveranza. Tutti questi compendii, così magri, cosi poco succosi e nutritivi per la mente e pel cuore, ponnosi addimandare a buon diritto dispendii, siccome quelli che ci fanno sciupare miseramente tempo, fatica o danaro, lasciandoci nudi e brulli d'ogni sodo e profittevol sapere, vasi inverniciati ma vuoti. Codesta peste dei compendi, trattategli, sunti, ristretti, ecc. acciarpati dal ciabattinume letterario per ingorda sete di guadagno, si è allargato, di questi ultimi tempi, fuor di misura in Italia, sì che, se i buoni, ampi e diuturni studi non ci pongono riparo, si tirerà 6U un ragazzume enciclopedico, secondo la calzante espressione di Giusti, buono a sfringuellare su pei giornali, sulle panche dei caffè, nelle insulse conversazioni, ma inetto al vero viver civile ed alla maschia palestra della meditazione e del pensiero.
E dacché ho alle mani questo subbietto importantissimo de'libri e della scelta di essi, soggiungerò