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La visione di Mosè sul monte Oreb (Es. 2, 23 ; 3,1).
(Il Pentateuco, trad. eit.).
Frattanto in quei lunghi anni il re d'Egitto morì. E i figli d'Israele, gemendo sotto il peso della servitù, gridarono; e il grido loro, mosso dalla servitù, salì a Dio. E Dio udì il loro gemito, e si ricordò del patto suo con Abramo, con Isacco e con Giacobbe. E Dio riguardò ai figli d'Israele; e se ne prese pensiero.
Or Mosè pasturava il gregge di Jetro, suocero suo, sacerdote di Madian; e menando il gregge dietro al deserto, pervenne al monte di Dio, in Oreb (1). E gli apparì l'angelo del Signore in fiamma di fuoco, di mezzo a un roveto. Mirava egli: ed ecco il roveto ardere in fuoco e non consumarsi. E disse Mosè: Yo' farmi da parte a fin di vedere questo grande spettacolo, come mai il roveto non si bruci. E come il Signore vide che egli si tirava da parte per vedere, lo chiamò di mezzo al roveto: Mosè, Mosè. E questi: Eccomi. Ed Egli: Non ti accostar qua, disse; cavati dai piedi i calzari (2), perchè il luogo, dove tu stai, è terra santa. E inoltre disse : Io sono il Dio del padre tuo : il Dio di Abramo, il Dio d'Isacco e il Dio di Giacobbe. Si nascose Mosè la faccia, per tema di mirar Dio (3). E il Signore ancora disse: Ho ben veduto l'afflizione del mio popolo in Egitto, e udito il grido ch'egli manda a cagion dei suoi oppressori; sì, conosco i suoi dolori. E sono sceso per liberarlo di mano degli Egizi e trarlo fuori di quella terra ad un terra buona e spaziosa : terra stillante latte e miele... Or dunque va, che io ti mando a Faraone; e tu trarrai il popolo mio, i figli d'Israele, fuori d'Egitto. Mosè disse a Dio: Chi mi sono io per andare a Faraone e trar fuori d'Egitto i figli d'Israele? Ed ,SgIi disse: Io sarò teco; « questa è la prova che ti ho mandato io : allorché avrai tratto il popolo fuor d'Egitto, voi adorerete Iddio sopra questo monte. E Mosè disse a Dio: Ecco, io mi presenterò ai figli d'Israele e dirò loro : « Il Dio dei nostri padri m'ha a voi mandato ». Ma se mi diranno: «Come si chiama?» che, risponderò loro? E
(1) Oreb, lo stesso ohe il Si^ai, detto monte di Dio per la teofania narrata al c. 19 (N. d. T.).
(2) Antica pratica di religione presso i popoli orientali è il levarsi i calzari nell'entrare in luogo santo: così ancora oggi tra i Musulmani (N. d. T.).
(3) Nessuno poteva, senza rischio di morte, guardar Dio faccia a faccia: cfr. Gen. 32, 30 (N. d. T.).